Il disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024 introduce importanti novità in tema di tutela dei minori in affidamento.
Lo scopo delle nuove disposizioni, con procedure da estendere in tutte le Regioni per garantire uniformità di applicazione, è quello di non separare le famiglie in difficoltà ma di sostenerle, prediligendo l’affido presso famiglie piuttosto che istituti.
Il provvedimento vara dunque una serie di misure volte a salvaguardare l’interesse dei minori. Vediamole tutte.
Tutela minori in affidamento: le novità del Ddl
Il disegno di legge “Disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento” è volto a contrastare gli affidamenti impropri (quelli troppo lunghi presso istituti o famiglie) estendendo la conoscenza di informazioni (oggi presenti solo nei singoli tribunali) sulle strutture abilitate all’affidamento e al numero dei minori collocati presso istituti di assistenza pubblici o privati o presso comunità di tipo familiare.
Lo scopo è quello di dare priorità al collocamento dei minori presso famiglie, genitori adottivi o altri caregiver familiari evitando la cosiddetta “istituzionalizzazione”, ossia il collocamento a lungo termine presso istituzioni e strutture residenziali.
Istituiti anche due nuovi Registri, che non sostituiscono ma integrano quanto previsto da quelle per le tutele e le curatele (già presenti presso l’ufficio del giudice tutelare):
- Registro degli istituti di assistenza pubblici o privati, delle comunità di tipo familiare e delle famiglie affidatarie – per monitorare il ricorso agli affidamenti dei minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo, contrastando il fenomeno dell’istituzionalizzazione impropria;
- Registro dei minori collocati in comunità di tipo familiare o istituti di assistenza pubblici o privati o presso famiglie affidatarie – per raccogliere tutte le informazioni sulle diverse fattispecie di allontanamento dei minori dalle famiglie d’origine, compreso quello temporaneo e l’affidamento preadottivo;
Con la nuova normativa viene infine istituito un Osservatorio nazionale sugli istituti di assistenza pubblici o privati, sulle comunità di tipo familiare e sulle famiglie affidatarie, con lo scopo di controllo e promozione in materia di comunità di tipo familiare e di famiglie affidatarie.
Entrata in vigore delle nuove direttive
In attesa che il disegno di legge completi il suo iter parlamentare, le Linee di indirizzo (su cui si basa il provvedimento) approvate anche dalla Conferenza Stato-Regioni devono essere ratificate dalle singole Regioni.