Terminato il periodo di sperimentazione, la ricetta elettronica dematerializzata diventa definitiva per tutti i farmaci, esami e prestazioni, sia per quella rossa che per quella bianca: il medico curante e lo specialista potranno dunque farla in tutti i casi senza bisogno di proroghe di legge.
Lo prevede il nuovo ddl delega approvato dal governo nei giorni scorsi, con una serie di semplificazioni anche in ambito Sanità. L’ultimo step è l’emanazione dei decreti attuativi, che renderanno strutturali le ricette elettroniche rivoluzionando il meccanismo di rilascio da parte di medici di base e pediatri e la loro consegna al paziente, anche via email e sul cellulare.
Durante il Covid è stato sperimentato con successo un ricorso ampio e sistematico al digitale per la redazione delle ricette in formato elettronico, il cui avvio è partito nel 2016 e che ora diventa il “new normal”, sia per i farmaci prescritti a carico del Servizio sanitario nazionale sia di altra natura.
Come funziona la ricetta elettronica?
La ricetta elettronica per l’accesso alle prestazioni farmaceutiche e ambulatoriali del Servizio sanitario nazionale (SSN) da parte dei cittadini prevede che il medico curante effettui la prescrizione ed invii il numero di ricetta elettronica NRE al paziente tramite:
- posta elettronica come file allegato;
- SMS, ThatsApp, Telegram o altra applicazione di messaggistica per smartphone;
- comunicazione telefonica.
In alternativa, il medico può consegnare a mano al paziente un promemoria cartaceo con tutti i dati della prescrizione inseriti nel sistema informatico.
A quel punto, con il codice ricetta elettronica e la tessera sanitaria, l’assistito, può recarsi in farmacia se la prescrizione riguarda la somministrazione di farmaci, oppure prenotare prestazioni o esami di laboratorio recandosi presso ambulatori e centri analisi. o chiamando al CUP. Si può utilizzare anche il promemoria cartaceo, che contiene il NRE ed il codice a barre della ricetta elettronica.
Come e dove vedere la ricetta elettronica?
Oltre a ricevere le ricette elettronica per email o sul telefonino, nelle Regioni abilitate al servizio è possibile consultare le proprie prescrizioni sul sito del Fascicolo Sanitario Elettronico, scaricando in autonomia il promemoria dal servizio Ricette. Sempre nelle Regioni che lo prevedono, si può ricorrere alle App del Servizio Sanitario Regionale: in questo modo, si può anche solo mostrare il codice a barre della ricetta.
Quanto dura la ricetta elettronica
Per quanto tempo vale la ricetta elettronica? La validità della ricetta elettronica è analoga alla durata di una normale ricetta cartacea: la prescrizione medica di visite o esami ha validità da 6 a 12 mesi in base alla Regione; le ricette farmaceutiche hanno in genere una validità di 30 giorni a partire dalla data di prescrizione.
Per i pazienti cronici la ricetta dematerializzata sarà valida per un anno e coprirà 30 giorni di terapia, in base alle indicazioni del medico.
La ricetta elettronica va stampata?
No, non è necessario stampare la ricetta elettronica, che essendo dematerializzata richiede per il suo utilizzo il semplice NRE (Numero Ricetta Elettronica) oppure la lettura del codice a barre indicato sul documento. Basta riferire al farmacista, al CUP o all’ambulatorio il codice della ricetta per ottenere la prestazione o il farmaco desiderato. Si può anche mostrare il cellulare, aprendo l’applicazione tramite cui il paziente ha ricevuto o visualizzato la ricetta (app del servizio sanitario regionale, posta elettronica, SMS o app di messaggistica).