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Piano Strutturale e Legge di Bilancio: cronoprogramma della Manovra 2025

di Anna Fabi

2 Settembre 2024 09:40

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Manovra 2025, calendario e iter: dalla NaDEF al disegno di Legge di Bilancio, collegato al Piano strutturale (PSB) da concordare con la UE.

Secondo le nuove regole del Patto di Stabilità, l’Esecutivo Meloni deve concordare entro novembre con la Commissione Europea un Piano Strutturale di Bilancio su base pluriennale, che inevitabilmente impatterà sulla Legge di Bilancio 2025. Lo schema del PSB per la riduzione della spesa pubblica va inviato a Bruxelles entro il 20 settembre.

Entro il 27 settembre, invece, in base alla tabella di marcia che porterà all’approvazione della Manovra economica per il prossimo anno, il Governo dovrà anche predisporre la nota di aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanze). Dalla NaDEF emergeranno i numeri concreti delle risorse finanziarie a disposizione per la prossima legge finanziaria, quest’anno legata a doppio nodo al Piano di rientro dal deficit di bilancio.

Spieghiamo tutto.

Qual è il calendario della Manovra 2025?

Il primo appuntamento annuale per arrivare ad approvare la nuova Legge di Bilancio è la presentazione in autunno (di norma entro il 27 settembre) della nota di aggiornamento del DEF – Documento di Economia e Finanze (NaDEF).

Si tratta del primo passo della sessione di bilancio, in cui si indicano gli obiettivi programmatici ed i nuovi parametri macro-economici, con le risorse economiche su cui potrà contare la nuova manovra e le indicazioni su come spenderle. A politiche invariate, nel DEF l’Italia prevede che il deficit scenda al 4,3% del PIL nel 2024, al 3,7% nel 2025 e al 3% nel 2026.

A seguire, nella sessione di Bilancio c’è poi la presentazione entro il 15 ottobre del DPB (Documento programmatico di bilancio), da inviare a Bruxelles per il consueto parere UE: conterrà gli ambiti di intervento della manovra di bilancio, che da quest’anno dovranno essere compatibili con il Piano strutturale di bilancio.

Infine si presenterà il Disegno di Legge di Bilancio vero e proprio, di norma entro il 20 ottobre. Lo schema dell Manovra dovrà essere approvato, con eventuali modifiche in Parlamento, entro il 31 dicembre per l’entrata in vigore il 1° gennaio successivo.

Entro il 31 gennaio il Governa presenterà  gli eventuali decreti collegati alla Manovra.

Che impatto ha il Piano strutturale sulla Legge di Bilancio?

Il Piano Strutturale di Bilancio (PSB) è stato richiesto dalla UE ai paesi come l’Italia, ossia quelli che presentano un deficit eccessivo. Entro il  20 settembre, il MEF dovrà indicare a Bruxelles gli impegni finanziari che il governo intende assumersi per i prossimi 4-7 anni. Il Piano sarà approvato in Consiglio dei Ministri entro metà settembre. Entro novembre, si dovrà presentare il PSB vero e proprio, finalizzato all’aggiustamento dei conti dello 0,6% (ossia circa 12 miliardi).

Tra gli impegni vincolanti con potenziale impatto diretto sulla Legge di Bilancio 2025, ci sono le riforme raccomandate dalla Commissione UE. Tra queste: riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, riduzione delle spese fiscali, riduzione dei valori catastali, sostegno alla transizione verde, attuazione del PNRR, maggiore concorrenza di mercato (es.: taxi e concessioni balneari).

Come funziona l’approvazione della Legge di Bilancio?

La Manovra economica è un disegno di legge, per cui segue il consueto iter di approvazione in Parlamento, da parte di Camera e Senato. Tuttavia esiste un vincolo specifico per la Legge di Bilancio: l’approvazione definitiva deve avvenire entro il 31 dicembre e l’entrata in vigore deve avvenire il primo gennaio del nuovo anno.

Come nasce una legge in Italia?

L’iter di legge è un processo lungo e articolato che porta alla definizione e all’entrata in vigore di un nuovo provvedimento legislativo. Secondo quanto stabilito dalla Costituzione della Repubblica italiana, la funzione legislativa è esercitata dalle due Camere in modo collettivo, quindi un progetto diventa legge solo se viene approvato sia dalla Camera sia dal Senato.

La formazione della legge ordinaria, nello specifico, si articola in diverse tappe che vanno dalla presentazione alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, che rappresenta l’ultimo step del percorso. L’iter di una legge si articola in quattro diverse fasi:

  1. Presentazione di un progetto o disegno di legge al Senato o alla Camera da parte di un singolo parlamentare, del Governo o del popolo con la raccolta di almeno cinquantamila firme di elettori – Il ddl (disegno di legge) viene assegnato a una delle 14 Commissioni permanenti o a una Commissione speciale costituita ad hoc per il preventivo parere, prima di passare al voto in Aula.
  2. Discussione e approvazione alla Camera – Il disegno di legge viene discusso in Aula (in genere si parte con la Camera dei Deputati), votato e approvato dalla Camera a cui è stato assegnato.
  3. Trasmissione e approvazione in Senato – Per ottenere il sì definitivo, il disegno di legge deve essere approvato – senza ulteriori modifiche – anche dall’altra Camera (il Senato della Repubblica); se però in questa fase di discussione e voto si varia il testo licenziato dalla prima Camera, allora il provvedimento deve essere riesaminato nuovamente dalla Camera che l’ho aveva approvato in prima istanza, e così via fino ad approvazione del medesimo testo di ddl.
  4. Promulgazione – Una volta che il disegno di legge risulta approvato in Parlamento, la legge viene promulgata dal Presidente della Repubblica ed entra in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Quanto dura un iter legislativo?

L’iter di legge ordinaria dalla presentazione all’approvazione può richiedere tempi molto lunghi, vale a dire mesi o anni, causati spesso dal meccanismo di rimando tra le due Camere. In casi di particolari urgenza, tuttavia, il Governo può emanare un decreto-legge che deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, pena la perdita di validità.

Quando un decreto diventa legge?

Un decreto diventa legge il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, tuttavia come detto sopra è necessario che sia convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni affinché non perda l’efficacia.

Dove vengono pubblicate le leggi affinché diventino operanti?

Una legge ordinaria diventa operante ed entra in vigore solo dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, che rappresenta la fonte ufficiale per la conoscenza delle norme legislative in Italia.

Quando avviene la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale?

La pubblicazione della legge nella Gazzetta Ufficiale avviene subito dopo la promulgazione, tuttavia l’entrata in vigore del provvedimento viene rimandata al quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione.

Quando entra in vigore una legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale?

La legge pubblicata nella Gazzetta Ufficiale entra in vigore 15 giorni dopo, al termine di un lasso di tempo chiamato “vacatio legis” stabilito per fare in modo che la collettività possa apprendere dell’esistenza e di una nuova legge.

Quando inizia ad avere effetto una legge?

Una legge inizia ad avere effetto con l’entrata in vigore, vale a dire al termine della vacatio legis, dopo quindici giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Quando viene pubblicata la Gazzetta Ufficiale?

La Gazzetta Ufficiale, la principale fonte del diritto, si divide in due parti ciascuna delle quali dedicata a specifiche sezioni. La Parte I contiene la Serie generale pubblicata tutti i giorni feriali e contiene leggi ed altri atti normativi, atti degli organi Costituzionali, decreti Presidenziali, ordinanze Ministeriali, circolari e comunicati.