Con l’approvazione dello schema di decreto da parte del Garante per la protezione dei dati personali, prende ufficialmente il via l’Anagrafe Nazionale degli Assistiti (ANA): una vasta banca dati realizzata dal Ministero della Salute in accordo con il MEF per dotare le ASL di informazioni sempre corrette e aggiornate sugli utenti, al fine di migliorare i servizi sanitari e il dialogo tra cittadini e PA.
Sanità digitale: cosa cambia
Il decreto rappresenta un importante passo in avanti verso l’obiettivo di potenziare il Fascicolo Sanitario Elettronico, come previsto dal PNRR. L’ANA subentra infatti agli elenchi finora gestiti dalle singole ASL, che comunque mantengono la titolarità dei dati e provvederanno al costante aggiornamento degli stessi.
Saranno sempre le aziende sanitarie locali a fornire ai cittadini il libretto sanitario personale, inviando immediata comunicazione telematica ad altre ASL in caso di trasferimento: una procedura snella e veloce che consentirà la presa in carico diretta dei nuovi assistiti, senza che i cittadini siano chiamati a fornire ulteriori comunicazioni.
Il database, inoltre, dovrà includere sia la scelta del medico di medicina generale sia del pediatra di libera scelta, ma anche il codice esenzione e il domicilio dell’assistito. Il subentro dell’ANA alle anagrafi tenute dalle singole ASL sarà graduale e, in futuro, anche i diretti interessati potranno accedere in rete ai propri dati personali contenuti.
L’Anagrafe Assistititi secondo il CAD
L’Anagrafe nazionale degli assistititi è prevista dall’articolo 62-ter del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) e regolamentata dall’Art. 1 comma 231 della Legge di Stabilità 2014 (Legge 147/2013), nell’ambito del sistema informativo realizzato dal Ministero dell’economia in attuazione del Sistema Tessera Sanitaria. In relazione alle esigenze di monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza (LEA), subentra alle anagrafi ed elenchi degli assistiti tenuti dalle singole aziende sanitarie locali e dai Servizi di assistenza sanitaria ai naviganti (ASL/SASN), i quali restano titolari dei dati di loro competenza e ne assicurano l’aggiornamento. A tal fine, l’ANA ne garantisce l’accesso supportando le seguenti funzioni:
- gestione dati anagrafici ed amministrativi degli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ossia iscrizione e trasferimenti di residenza/assistenza, scelta e revoca del medico, gestione esenzioni, gestione stranieri cui è erogata l’assistenza;
- allineamento dati identificativi dell’assistito e identificazione certa degli assistiti, nell’ambito del Fascicolo Sanitario Elettronico;
- messa a disposizione dei dati anagrafici e amministrativi degli assistiti ai sistemi di governance del SSN, a livello nazionale (Nuovo Sistema Informativo Sanitario del Ministero della Salute) e regionale.
Il decreto attuativo
Per dare attuazione a tutto questo, è stato predisposto lo schema di decreto (DPCM) recante “Modalità di attuazione e di funzionamento dell’Anagrafe Nazionale degli Assistiti (ANA) e definizione del piano per il graduale subentro dell’ANA alle anagrafi degli assistiti delle aziende sanitarie locali e del Ministero della salute” sottoposto al parere del Garante Privacy e sarà adottato dopo la conclusione dell’iter di condivisione con le autorità regionali.
L’adozione del provvedimento permette anche di dare attuazione al potenziamento del Fascicolo Sanitario Elettronico previsto dalla Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.