Nuova direttiva per le Pubbliche Amministrazioni, finalizzata a conciliare la tutela della salute di cittadini e operatori con l’erogazione dei servizi indifferibili alla luce dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus (Covid-19).
Come annunciato dal Ministro Fabiana Dadone e sintetizzato nella Direttiva 2/2020 (registrata alla Corte dei conti il 12/03/2020, n. 446),
- gli enti pubblici devono assicurare le attività indifferibili garantendo una rotazione dei dipendenti (per limitarne il numero e garantire così la distanza di sicurezza);
- il lavoro agile diventa la modalità organizzativa ordinaria e viene esteso ad alcune attività inizialmente escluse anche mediante l’ausilio degli strumenti dello stesso lavoratore;
- sono eliminate tutte le soglie minime o massime per lo Smart working nella PA, che deve comunque garantire agli utenti il massimo accesso ai servizi in modalità telefonica e informatica;
- a diventare la prassi standard, inoltre, sono le riunioni online;
- le presenze di persona vanno scaglionate favorendo prenotazioni e appuntamenti.
Inoltre, le amministrazioni devono limitare gli spostamenti del personale con incarichi ad interim o a scavalco presso sedi territoriali differenti, individuando una sola per lo svolgimento di attività di competenza del personale i questione.
La direttiva n. 2/2020 è pubblicata sul sito della Funzione Pubblica.