Arriva la prima condanna ANAC nei confronti di un dirigente reo di aver avviato un provvedimento ritorsivo contro un whistleblower, un dipendente comunale che aveva denunciato un illecito.
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Una decisione che prevede per il dirigente il pagamento di 5mila euro di multa. La sanzione pecuniaria rappresenta il primo caso dall’introduzione della normativa che tutela chi decide di denunciare apertamente un episodio di corruzione nella PA.
La sanzione, inoltre, non è a carico della PA ma direttamente del manager, ritenuto colpevole di aver voluto deliberatamente punire il dipendente per aver segnalato un illecito, come si legge nella delibera dell’ANAC:
L’intento ritorsivo dell’autore della misura può dirsi esistente quando è possibile affermare che la ragione ultima che ha condotto all’adozione del provvedimento nei confronti del whistleblower sia la volontà di “punirlo” per aver segnalato.