Tra dicembre 2017 e i primi giorni di gennaio 2018 ammontano già a 75.885 le richieste inviate all’INPS dai cittadini per ottenere il REI, il Reddito di Inclusione inteso come misura di contrasto alla povertà attivata per i nuclei familiari che sono in possesso di alcuni requisiti specifici.
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A fornire le prime cifre relative alle domande per il REI è l’INPS, sottolineando come la maggioranza delle richieste riguardi le Regioni del Sud Italia (Campania, Sicilia e Calabria), mentre dal Lazio e dalla Lombardia il numero di richieste è pressoché parificato.
Non sono pervenute domande, invece, dalla Puglia e dalla Provincia Autonoma di Trento.
Attivo dal gennaio, il REI consiste in un contributo economico erogato mensilmente a favore delle famiglie che si trovano in condizione di povertà: sono previsti requisiti sia economici (come l’ISEE non superiore a 6mila euro) sia familiari (presenza di un minore o di una donna in stato di gravidanza, di un disabile o di un over 55 disoccupato).
Il beneficio economico può essere erogato attraverso una carta di pagamento (Carta REI) per un massimo di 18 mesi. L’importo è correlato al numero dei componenti del nucleo familiare e deve tenere conto anche di eventuali trattamenti assistenziali o redditi che riguardano la famiglia stessa.
La domanda di accesso può essere presentata presso i Comuni o altri punti segnalati dalle stesse amministrazioni utilizzando il modello rilasciato dall’INPS, presentando un’attestazione ISEE in corso di validità.