Addio Province: l?abolizione è legge

di Teresa Barone

4 Aprile 2014 09:00

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Province cancellate, Città metropolitane, Unioni di Comuni: le novità del decreto legge Delrio votato alla Camera.

Via libera definitiva al progetto di legge che abolisce, o meglio, ridefinisce le Province: con 260 si, 158 no e 7 astenuti, infatti, passa alla Camera il decreto Delrio che impone modifiche alla struttura degli enti locali varando la fusione tra Comuni (ai quali passeranno le funzioni svolte finora dalle amministrazioni provinciali), la nascita delle Città metropolitane a partire dal 1 gennaio 2015.

=> Leggi il vademecum del Ministero sui tagli alle Province

La nuova normativa ? che dovrà essere sancita dalla riforma del Titolo V della Costituzione ? prevede numerose novità:

Città metropolitane: saranno 10 (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria) e subentreranno alle Province omonime. Il territorio delle città metropolitane coinciderà con quello delle Province Corrispondenti.

Sindaco metropolitano: sarà il Sindaco della città capoluogo, a meno che non si decida per l?elezione diretta modificando lo statuto), mentre altri organi saranno il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana.

Province: per quanto riguarda le attuali Province, è prevista una fase di passaggio durante la quale saranno mantenute le funzioni esercitate nell?ambito delle aree vaste. Nelle nuove Province (in realtà assemblee composte dai Sindaci e dai consiglieri comunali), invece, il presidente viene eletto appunto dai Sindaci e dai consiglieri comunali con incarico quadriennale svolto a titolo gratuito, esattamente come il consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci. Le nuove amministrazioni provinciali avranno funzioni di pianificazione fatta eccezione per l’edilizia scolastica e le pari opportunità.

Unioni e fusioni di Comuni: il decreto prevede incentivi per favorire l?aggregazione dei piccoli Comuni organizzati in Unioni dei Comuni.

=> Vedi la mappa dell?accorpamento delle Province

Il Premier Matteo Renzi, al ritorno dal G7, ha subito espresso su Twitter il suo impegno in tema di Province, Senato, titolo V, CNEL, scuole, patto di stabilità.