Tagli al pubblico impiego? Solo un?ipotesi

di Teresa Barone

16 Agosto 2013 10:00

logo PMI+ logo PMI+
D?Alia smentisce le voci relative al taglio di 200mila posti di lavoro nel pubblico impiego: è solo un?ipotesi.

Una buona fetta dei dipendenti statali potrebbe perdere il posto a breve e ammonterebbe a 200mila il numero degli esuberi nel pubblico impiego: questa la notizia che ha provocato allarmismi e polemiche a poche ore dal ferragosto, prontamente smentita dallo stesso Ministro della Pubblica Amministrazione Gianpiero D’Alia.

=> Scopri perché la PA non assume laureati

Il Ministro è infatti intervenuto personalmente al fine di placare le polemiche e rassicurare i dipendenti pubblici, precisando che non esiste ? al momento ? un piano ben definito per risolvere il problema delle eccedenze del personale nella PA:

«Questi numeri non li abbiamo, e non li abbiamo dati. La notizia non corrisponde al vero. Ci sono varie ipotesi allo studio che potremo confermare solo dopo una verifica condivisa in Consiglio dei ministri».

E ancora, il Ministro sottolinea l?intento dell?attuale Governo di mettere in atto quanto stabilito dal dicastero precedente in materia di taglio alla spesa pubblica: il piano di riordino si baserà innanzitutto sull?abbattimento di alcune tipologie di spesa, come le auto blu e le consulenze esterne:

«Stiamo applicando le norme sulla Spending Review del precedente Governo e abbiamo stimato che questa contrazione delle PA comporterà eccedenze di personale per circa 7-8 mila unità, per il 50% saranno riassorbite con procedure di mobilità, per l’altro 50% attraverso l’esodo volontario».

=> Leggi le ultime novità sulla Spending Review