Scuola digitale e maturità anticipata: l?eredità del Governo Monti

di Teresa Barone

6 Marzo 2013 12:30

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Francesco Profumo illustra i cambiamenti più urgenti necessari per adeguare l?istruzione scolastica e universitaria italiana agli standard europei.

Qual è l?eredità lasciata dal Ministro dell?Istruzione Francesco Profumo al nuovo Governo? Le necessità impellenti per migliorare la scuola pubblica italiana, adeguandola agli standard europei, sono riassunte in un testo di undici pagine nelle quali sono sintetizzati gli interventi prioritari che il nuovo dicastero dovrà effettuare.

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Primo fra tutti, l?adeguamento della durata dei percorsi di istruzione italiani agli standard europei, vale a dire ridurre gli anni di scuola (togliendone uno da quelli previsti negli istituti superiori) in modo tale che la maturità si consegua a 18 anni.

«Occorre superare la maggiore durata del percorso di studi in Italia procedendo alla relativa riduzione di un anno in connessione anche alla destinazione delle maggiori risorse disponibili per il miglioramento della qualità dell?offerta formativa.»

Profumo chiede inoltre l?istituzione di più borse di studio al fine di sostenere coloro che desiderano studiare senza avere le possibilità economiche, unitamente all?attivazione di “prestiti d?onore? per aiutare gli studenti meritevoli.

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Per quanto riguarda la scuola digitale, le priorità sono dare vita alle aule 2.0 e introdurre i tablet in classe, secondo quanto previsto dall?Agenda Digitale del Governo Monti.

Profumo spinge anche verso una evidente modernizzazione del Ministero dell?Istruzione, ottenuta attraverso la razionalizzazione logistica delle sedi periferiche e la progressiva informatizzazione delle procedure.

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Gli atenei universitari, infine, devono essere responsabilizzati attraverso l?attivazione di nuove regole di governo delle università e di contabilità, attirando il più possibile le risorse che arrivano dall?Europa.