MIUR: scuola a 5 anni, diploma a 18 come in Europa

di Teresa Barone

18 Settembre 2012 10:00

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Il Ministro Profumo propone di anticipare l?ingresso nella scuola primaria a 5 anni, portando il diploma a 18 come nel resto dell?Europa: favorevoli o contrari?

Anticipare l?ingresso nella scuola primaria a 5 anni al fine di uniformarsi a quanto accade nel resto dell?Europa: nel corso di un?intervista radiofonica il Ministro dell?Istruzione Francesco Profumo ha rivelato un progetto ministeriale mirato ad abbassare l?età della maturità fino a 18 anni, una soluzione che potrebbe prevedere tuttavia l?inizio anticipato e che ha già scatenato accese polemiche.

Iniziare la scuola a 5 anni non sembra infatti una ipotesi condivisa da molti, ma è chiara l?ottica nella quale il Ministro Profumo ha pensato a questa eventualità: rendere la futura forza lavoro giovanile più competitiva a livello europeo, dove il diploma si conquista in media un anno prima rispetto all?Italia.

«È per creare la scuola del futuro che sia allineata alle direttive europee e alle migliori pratiche europee. Ci stiamo lavorando, non siamo ancora arrivati alla conclusione definitiva, e questa dell?anticipo dell?ingresso a scuola deve essere un?opzione. L?obiettivo, al contrario di quanto denunciano i sindacati, non è di tagliare ma di creare un sistema formativo migliore per avere cittadine e cittadini più robusti in grado di competere in un mercato del lavoro sempre più europeo».

La notizia ha fatto subito il giro della rete scatenando le reazioni più diverse, e se tra i detrattori compaiono coloro che giudicano un simile cambiamento eccessivo e difficile da mettere in pratica, tra i fautori ci sono invece molti studenti, forse attirati dalla possibilità di fare il loro ingresso nel mondo del lavoro in tempi ridotti.

Intanto, da parte dello stesso MIUR è arrivata la prima precisazione: non si tratta di una proposta di riforma ma solo di una ipotesi attualmente in fase di studio e i cui esiti saranno resi noti solo il prossimo dicembre. Si saprà allora se la proposta sarà portata in Consiglio.