Bollo auto: obbligo di esposizione e microchip antievasione

di Teresa Barone

Pubblicato 8 Febbraio 2012
Aggiornato 8 Marzo 2018 15:39

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Combattere l?evasione fiscale ripristinando l?obbligo di esporre il bollo auto e attivando microchip a bordo, letti da dispositivi elettronici: questa la proposta di Gian Primo Quagliano.

L?ultima proposta presentata al Governo in materia di bollo auto sembra avere due finalità di vasta portata: contrastare l?evasione fiscale e reperire fondi da impiegare per creare un programma di incentivi relativi alle auto ecologiche.

Per ottenere entrambe questi scopi, il presidente del Centro Studi Promotor GL events, Gian Primo Quagliano, ha infatti reso noti due possibili provvedimenti che concernono rispettivamente il ripristino dell?obbligo da parte degli automobilisti di esporre il bollo auto all?interno del veicolo, esattamente come avviene per il tagliando dell?assicurazione, e l’attivazione microchip a bordo che possano essere individuati e letti elettronicamente per verificare la regolarità del pagamento.

«Fino al 31 dicembre 1997 vigeva per gli automobilisti l’obbligo di esporre sul parabrezza delle auto sia il contrassegno attestante il pagamento del bollo che quello attestante il pagamento del premio di assicurazione. Questa situazione consentiva alle forze dell’ordine di verificare con immediatezza ed efficacia il corretto pagamento di bollo e assicurazione sulle auto parcheggiate o su quelle fermate per controlli. Dal primo gennaio 1998 su richiesta, pare, delle aziende utilizzatrici di flotte di autoveicoli che lamentavano la difficoltà di far pervenire in tempo utile i contrassegni alle loro auto in viaggio, è stato abolito l’obbligo di esporre il contrassegno attestante il pagamento del bollo, ma, inspiegabilmente, è stato mantenuto l’obbligo di esporre il contrassegno relativo al pagamento dell’assicurazione».

Il microchip attivato su ogni autovettura potrebbe essere “letto? dagli autovelox, dai dispositivi presenti nella rete autostradale e da qualsiasi rilevatore elettronico attivato nell?area urbana, come i dispositivi collocati all?ingresso delle zone a traffico limitato. Secondo Quagliano, infatti, il decreto sulle liberalizzazioni prevede un sistema simile per gestire al meglio il controllo di altri versamenti come la stessa polizza RC auto (articolo 31), che potrebbe essere esteso anche al bollo auto.

«Nel decreto sulle liberalizzazioni il Governo ha ora introdotto un nuovo e ancor più efficace sistema per combattere la falsificazione dei contrassegni di assicurazione e l?evasione del premio RC auto prevedendo che a bordo di ogni auto vi sia un microchip con le informazioni relative al pagamento dell?assicurazione RC auto, microchip leggibile dagli autovelox, dalle apparecchiature per controllare gli accessi alle ztl, dai dispositivi della rete autostradale e da altri rilevatori elettronici e telematici».

La proposta di Quagliano prevede anche il recupero del denaro evaso sul bollo auto – circa un miliardo di euro ogni anno – per realizzare un programma di incentivi sull?acquisto di auto ecologiche.