Diritto al futuro, un progetto per i giovani

di Stefano Gorla

23 Novembre 2011 11:30

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Fondi per la casa, lo studio, per i genitori precari, progetti e incentivi ai privati per i talenti. Il progetto Diritto al Futuro, avviato nel settembre scorso. Vediamolo.

Il Fondo per lo studio, con una dotazione di 19 milioni, rilascia una garanzia a copertura del 70% di un finanziamento erogato in rate annuali, di importo compreso tra 3mila e 5mila euro e in ogni caso non superiore a 25mila euro, ai giovani tra 18 e 40 anni per conseguire una laurea, apprendere una lingua straniera, conseguire un dottorato di ricerca o seguire un master. Per questi finanziamenti è stabilito un piano di ammortamento che inizia a decorrere dal trentesimo mese di erogazione dell’ultima rata del prestito.

Per il Fondo casa, con una dotazione di 50 milioni, il tasso applicato e le condizioni del mutuo sono stabiliti dai singoli istituiti bancari entro i parametri consentiti dal Protocollo d’intesa tra ministero e Abi. Il Fondo in questione fornisce alle giovani coppie con un reddito sufficiente, seppur di natura precaria, di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa, anche se prive delle garanzie abitualmente richieste.

Le giovani coppie devono avere età inferiore a 35 anni, reddito Isee non superiore a 35mila euro e con almeno il 50% derivante da un contratto a tempo indeterminato. Il Fondo casa consiste in una garanzia a copertura del 50% di un mutuo ipotecario destinato all’acquisto dell’abitazione principale, a tassi agevolati, di importo non superiore a 200mila euro (metratura massima 90 mq, non rientrano nelle agevolazioni le abitazioni di lusso).

La domanda per il Fondo si estende, oltre che alle giovani coppie coniugate, anche a nuclei familiari composti da un unico genitore con figli minorenni.

Lo Stato si assume il “rischio” attraverso il ruolo di garante svolto dalla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A, creata nel 1993 con l’obiettivo di svolgere le funzioni assicurative pubbliche, gestite in precedenza dall’INA).

La Garanzia della Consap interviene quando il mutuo non può essere rimborsato alla banca erogatrice.

La procedura prevede che alla prima rata insoluta, la Banca provvede a sollecitare il mutuatario al pagamento (dopo 135 giorni dal mancato pagamento della rata) e, decorso il periodo stabilito (ulteriori 190 giorni), possa richiedere l’attivazione del Fondo di Garanzia (altri 190 giorni di tempo).

La Consap rimborsa la Banca erogatrice delle somme insolute fino ad un massimo di 75mila euro e provvede ad attivare le procedure di recupero crediti nei confronti del mutuatario insolvente.

Infine il Fondo Genitori precari ha una dotazione di 51 milioni di euro e riconosce ai giovani genitori disoccupati o precari, iscritti alla “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori” creata appositamente dall‘Inps, una dote trasferibile ai datori di lavoro che li assumono alle proprie dipendenze con contratto a tempo indeterminato, anche part-time. La dote trasferibile corrisponde a 5mila euro per ogni assunzione fino al limite di cinque assunzioni per ogni singolo datore di lavoro