Formazione linguistica e giovani: sono questi i due temi privilegiati dal ministero dell’Interno nella selezione dei progetti territoriali sull’immigrazione finanziabili con il Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi. A questi progetti, arrivati da tutta Italia, sono destinati circa 14 milioni di euro, nell’ambito del programma generale “Solidarietà e gestione dei flussi migratori”.
Si tratta di un piano europeo, che copre il periodo 2007-2013, che ha preso il via nel 2007 attraverso la decisione del Consiglio dell’Unione Europea n. 2007/435/CE con cui è stato istituito il Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi.
Le problematiche sociali, e in particolare l‘immigrazione, sono pesantemente al centro delle politiche per il fronteggiamento dell’attuale crisi finanziaria mondiale e potrebbero modificare sensibilmente la qualità della vita europea che il cittadino in più di 60 anni di democrazia si è lentamente conquistato.
Un recente esempio di cronaca: nelle scorse settimane è stato inaugurato a Pessina Cremonese il più grande tempio Sikh d’Europa. E proprio agli immigrati indiani dal Punjab, per lo più Sikh, che lavorano nell‘industria casearia del cremonese (quella del Grana Padano) l’Herald Tribune ha dedicato un lungo reportage.
L’immigrazione che ormai è parte del tessuto produttivo nazionale ha bisogno di relazionarsi e sviluppare figure professionali con competenze certe e capaci di creare sviluppo al nostro paese e migliori condizioni di vita per il migrante.
Lo stanziamento complessivo per il Fondo Europeo per l’Integrazione per gli anni dal 2007 al 2013 è pari a 825 milioni di euro, di cui 768 milioni distribuiti fra gli Stati membri sulla base di criteri che tengano conto del numero di cittadini di Paesi terzi con regolare permesso di soggiorno e 57 milioni per le azioni comunitarie. In base a tale disposizione le risorse finanziarie stanziate per l’Italia ammontano complessivamente a circa 103 milioni di euro, per stanziamenti Regionali e a valenza territoriale.
Nel dicembre del 2010 il Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione ha emanato i vari bandi per la progettazione territoriale sulle seguenti azioni che costituiscono il Programma:
- Formazione linguistica, orientamento civico, orientamento al lavoro e formazione professionale
- Progetti giovanili
- Azioni di sensibilizzazione, di informazione, e comunicazione
- Iniziative di mediazione sociale e promozione del dialogo interculturale
- Programmi innovativi per l’integrazione
- Capacity building: costituzioni di strutture e reti di intervento 103 milioni di euro, per stanziamenti Regionali e a valenza territoriale.
I 103 progetti dichiarati ammissibili e finanziabili per più di 14 milioni sono stati selezionati fra oltre 1000 progetti presentati per tutte le azioni. E per la maggior parte i progetti sono, anche in funzione delle specifiche risorse assegnate, collegati a due temi: la formazione linguistica, complementare e non sostitutiva di quella messa in atto dalle Regioni, e i giovani, sui quali è necessario primariamente investire per sviluppare durature iniziative di inclusione sociale.
Anche per i progetti regionali il Ministero ha provveduto a stilare una graduatoria e su 17 Regioni partecipanti (non hanno presentato nulla la Basilicata, la Sardegna e la Val D’Aosta) la valutazione ha dato il via libera ai programmi di 16 Regioni mentre ha escluso quello presentato dal Molise.