Roma, rincaro per i biglietti Atac

di Barbara Weisz

18 Luglio 2011 15:45

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Secondo il piano industriale dell'azienda, dal 2012 aumento di mezzo euro a 1,50 euro, ma il biglietto sarà valido per 100 minuti. L'ultima parola spetta alla Regione

Gli aumenti scatteranno a partire dal 2012. I biglietti dei mezzi pubblici di Roma costeranno un euro e mezzo, al posto del prezzo attuale di un euro, ma dureranno di più: 100 minuti al posti di 75. Lo stabilisce il piano industriale dell’Atac, l’azienda dei trasporti urbani, che è stato approvato dal cda. Le misure dovranno ora passare al vaglio dell’azionista di maggioranza, il Comune della capitale e verranno poi rese operative dalla Regione.

Gli aumenti riguardano tutte le tipologie di biglietti: il giornaliero passa da quattro a sei euro, il settimana viene rincarato di cinque euro, cosi’ come l’abbonamento mensile ordinario, che passa da 30 a 35 euro, mentre quello annuale costerà 280 euro, dagli attuali 230. Resteranno però invariati gli abbonamenti mensili per studenti, invalidi, anziani e disoccupati, e quello annuale per gli studenti.

L’ondata di rincari fa parte di un piano industriale che ha il preciso obiettivo di risanare l’azienda entro il 2015. La municipalizzata ha chiuso il 2010 con un rosso di 319 milioni. La società stima che la nuova politica tariffaria sia destinata a generare «a regime un incremento dei ricavi pari a 35 milioni di euro all’anno (122 milioni di euro entro il 2015)», una «leva finanziaria indispensabile sia per alimentare il piano di investimenti, sia per consentire progetti di incremento della qualità di servizio a breve termine».

Ci sono alcuni interventi più urgenti, come «l’incremento della flotta di superficie, la manutenzione straordinaria dei mezzi, il restyling di 11 stazioni della metropolitana, l’incremento della flotta dei mezzi ecocompatibili per il centro storico, lotta all’evasione, interventi sulla sicurezza, piano di espansione delle pensiline, abbattimento della barriere architettoniche, sviluppo del sistema di customer care».

Il presidente di Atac Francesco Carbonetti parla di «una proposta molto ragionevole». Le opposizioni tuonano: protestano il Pd, l’Italia dei Valori, i Verdi e Fli.

Comunque sia, l’ultima parola spetterà alla Regione che, come recita lo stesso comunicato dell’Atac, ha «l’esclusiva titolarità» sulla regolamentazione tariffaria.