Mentre la recente manovra finanziaria ha operato per una riduzione della spesa sanitaria con un aumento di costi a carico dei cittadini, per oltre 400 pensionati Inpdap non autosufficienti residenti in Lombardia è in vigore dal 2011 la convenzione – firmata tra la Direzione generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia e la Direzione Regionale della Lombardia dell’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica – che stanzia 1.740.000 euro al fine di assegnare un contributo di 4.000 euro per acquistare diversi servizi di assistenza domiciliare, in aggiunta a quelli “standard” già garantiti.
Il progetto, che può essere considerato una best practice per tutte le Regioni, è denominato “DOTE INPDAP LOMBARDIA” [Scarica la Brochure] e mira a fornire ai pensionati INPDAP non autosufficienti in condizioni di disagio psico-fisico e ai care giver familiari (ossia i familiari che si occupano di offrire cure ed assistenza), una serie di servizi personalizzati di assistenza domiciliare integrata.
Le prestazioni rese contribuiscono al mantenimento di un’adeguata qualità della vita, alleviando anche il peso degli impegni di cui si fanno carico i familiari che li accudiscono.
I servizi, erogabili per un periodo massimo di 60 giorni, consistono nella disponibilità, per ciascun richiedente in possesso dei requisiti, di una “Dote” per un massimale di 4.000,00 Euro pro/capite, convertibile in servizi dedicati e fino ad esaurimento del budget disponibile.