Maturità, prima prova e il caos a scuola

di Barbara Weisz

22 Giugno 2011 16:10

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Manifestazione dei precari a Montecitorio, momenti di tensione. Un errore nelle soluzioni delle prove Invalsi. E oggi maturità al via, niente tema sull'unità.

Gli studenti di tutta Italia fanno gli esami, gli insegnanti protestano, le istituzioni fanno brutte figure come quella dei test Invalsi. Sembra del tutto probabile che questa estate di esami 2011 verrà ricordata per parecchio tempo. E non per motivi positivi (almeno stando alle cronache delle ultime 24 ore).

Oggi, giorno in cui gli studenti dell’ultimo anno di liceo affrontano il primo grande esame della vita, la maturità, davanti a Montecitorio si registravano addirittura tafferugli fra polizia e precari della scuola. Questi ultimi stanno protestando da diversi giorni davanti alla Camera. Nel mirino, in particolare c’è il ministro Renato Brunetta con le sue dichiarazioni dei giorni scorsi sui precari, definiti “l’Italia peggiore”.

Protestano in particolare i precari di scuola e università, emblematicamente in questi giorni di prove d’esame. E così, mentre nelle aule di tutta Italia i maturandi erano alle prese con Giuseppe Ungaretti, Andy Warhol, Enrico Fermi ed Eric Hobsbawm, in piazza di Montecitorio i precari scagliavano contro la sede della Camera testi di scuola e classici: “Il ventre di Parigi”, di Emile Zola, “La città e le metropoli” di Jack Kerouac, “Francesco d’Assisi” di Hermann Hesse.

Non sono questi gli unici lanciati contro il Parlamento: uova, pomodori, ortaggi vari, anche un petardo. Momenti di tensione, che comunque si sono conclusi senza cariche da parte della polizia (in assetto antisommossa davanti alla Camera).

La protesta dei Cobas è proseguita nelle vie del centro della capitale. È rivolta in particolare alla “condizione del precariato nel pubblico impiego. I Cobas se la prendono con il governo, ma anche con sindacati e partiti d’opposizione che non si mobilitano per risolvere la questione del precariato, e annunciano uno sciopero per luglio. 

E se questa è senz’altro la protesta più clamorosa, non è l’unica di questi giorni. Ieri si sono presentati sotto il ministero dell’Istruzione i dipendenti dell’Istituto di Valutazione (Invalsi), protestando contro 46 contratti in scadenza (l’istituto ha solo 22 dipendenti stabili, hanno spiegato). Questo, mentre nelle scuole di tutta Italia gli insegnanti erano alle prese con un problemino di quelli che non dovrebbero mai verificarsi, e che riguardava proprio i test dell’Invalsi: un errore nella griglia di correzione delle prove di italiano e matematica degli studenti di terza media.