Futuro@lfemminile, intervista a Roberta Cocco

di Noemi Ricci

1 Giugno 2011 09:30

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L'intervista di PubblicaAmministrazione.net a Roberta Cocco, responsabile del progetto futuro@lfemminile volto a promuovere la tecnologia al servizio delle donne.

4.     Di certo un fattore differenziante è l’incidenza della famiglia e delle attività ad essa legate, che attualmente, almeno per il contesto italiano, sono quasi totalmente a carico delle donne. In termini numerici, quanto pesa la famiglia sulla vita lavorativa?

Conciliare famiglia e lavoro è un obiettivo piuttosto ambizioso per la maggior parte delle donne italiane. Il tasso di abbandono della vita professionale dopo la nascita di un figlio è un dato preoccupante: il 27,1% delle donne lascia il posto di lavoro in seguito alla maternità e, nella maggior parte dei casi, la motivazione principale è legata alle esigenze di cura della famiglia, senza considerare che molto spesso il rientro in azienda può purtroppo rappresentare un momento critico nel rapporto impresa-dipendente. L’incremento delle strutture pubbliche a sostegno e la maggiore flessibilità sul posto di lavoro possono essere le leve sulle quali puntare per invertire questa tendenza. Non solo, il potenziale dei nuovi strumenti digitali è estremamente significativo in questo senso; si pensi ad esempio alle tecnologie mobili che consentono di connettersi da qualunque luogo ed in qualsiasi momento senza l’esigenza di essere seduti alla propria scrivania. futuro@lfemminile intende proprio puntare sulla tecnologia, intesa come un alleato irrinunciabile per ogni donna, per l’agevolazione e la conciliazione tra vita privata e professionale. 

5.     Tra le altre strategie per conciliare il contesto lavorativo e famigliare, lei citava l’utilizzo delle moderne tecnologie. Cosa significa questo nel concreto?

Il tema della conciliazione donne e lavoro è sempre spinoso, è una strada in salita che però si può percorrere, anche grazie a strumenti adeguati che possono facilitare l’inserimento o il rientro al lavoro e in questo certamente la tecnologia gioca un ruolo di primo piano. I nuovi dispositivi digitali aiutano la produttività e l’efficienza, facilitando il superamento di barriere spaziali e temporali a favore di una migliore gestione del tempo. Per questa ragione gli strumenti innovativi  messi a disposizione dalle aziende, quali ad esempio il PC portatile con accesso alla banda larga o lo smarphone, consentono alle dipendenti di gestire il lavoro anche da casa, in modo da dedicare più tempo alla vita famigliare. È importante sottolineare che la tecnologia rappresenta un fattore abilitante a 360 gradi, funzionale perciò non solo nel contesto lavorativo ma in ogni risvolto della vita quotidiana.