Editori, appello per scuola pubblica e Margherita Hack senatrice a vita

di Barbara Weisz

16 Maggio 2011 14:00

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Migliaia di persone hanno firmato l'appello lanciato da 10 editori al Salone del Libro di Torino, quest'anno dedicato ai 150 anni dell'unità. E Micromega candida Margherita Hack senatrice a vita.

Fra le migliaia di persone che hanno subito risposto firmando l’appello, il linguista Tullio De Mauro, ex ministro della Pubblica Istruzione, il quale propone una riflessione giocando sul filo dell’ironia: «Dobbiamo decidere se siamo più furbi degli altri paesi ricchi o più scemi. Se siamo più furbi facciamo bene a investire poco nell’università, nella ricerca, nella scuola elementare, secondaria. Sono stupidi quei governi progressisti o conservatori di Germania, Francia, Usa, paesi dell’ex blocco comunista, che investono il doppio, il triplo, il quadruplo di noi. Anche Paesi che siamo abituati a considerare il fanalino di coda dell’Unione Europea, come il Portogallo e la Spagna, investono più di noi nella scuola. Siamo in controtendenza rispetto all’Unione Europea. Disinvestiamo nella scuola, siamo partiti da un investimento basso e investiamo sempre meno».

Sempre al Salone del Libro, che in questa 24esima edizione ha molto insistito sul tema dei 150 anni dell’unità d’Italia (un paese che nel 1861 aveva il 70% di analfabeti e oggi è il settimo mercato editoriale del mondo), è stato lanciato anche un altro appello, indirizzato quasta volta al solo Presidente della Repubblica: la richiesta di nominare Margherita Hack senatrice a vita.

L’iniziativa è stata presa da Micromega, che alla candidatura ha dedicato una pagina web. La Hack ha risposto con la modestia che le appartiene: «è un onore, ma non credo di meritarlo: non ho scoperto nulla«. L’astrofisica ha partecipato ai festeggiamento per i 25 anni della rivista, e ha colto l’occasione per ribadire la necessità, in Italia di una maggiore informazione scientifica . [<<< Pagina precedente]

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