Tornando allo stop del Governo al nucleare, decisione definitiva? Non proprio, lo stesso Ministro Paolo Romani ha affermato che del nucleare si potrebbe tornare a parlare, anche se «solo quando verranno chiarite tutte le conseguenze e le incognite del disastro di Fukushima».
«Abbiamo scoperto che nelle grandi centrali sono comunque possibili grandi incidenti» continua il Ministro, dunque è possibile che l’Italia torni sull’energia atomica ma «solo con una decisione coordinata di tutta Europa».
Sul tema si è espresso anche il Ministro Tremonti in audizione alla commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo, affermando che non solo vanno considerati i rischi delle radiazioni ma anche i costi di smantellamento e messa in sicurezza delle vecchie centrali nucleari.
Ricordiamo che il Governo era deciso ad andare avanti per riportare l’energia atomica nel nostro Paese, nonostante gli italiani avessero già dimostrato con forza la propria opinione sfavorevole.
Di fronte però alla situazione allarmante degli ultimi tempi non ha potuto evitare di fare retromarcia. Anche se c’è chi legge dietro a questa decisione la volontà di agevolare l’approvazione dei referendum su legittimo impedimento – norma che permette alle alte cariche istituzionali di giustificare la loro assenza in processi che le riguardano – e privatizzazione dell’acqua . Referendum che quindi non chiamerà più i cittadini a votare sul ritorno italiano al nucleare. [Torna alla pagina precedente]
