«Se diventerò Sindaco, renderò possibile e gratuito l’accesso a Internet in tutti gli uffici pubblici, anche attraverso reti wireless e predisporremo aree WiFi nei parchi cittadini, a partire dal Valentino». Sono le parole di Piero Fassino, candidato alle primarie del centrosinistra a Torino che, dal suo sito web, spiega di voler fare del Parco Valentino un’area coperta dal WiFi gratuito, affinché Torino diventi una città digitale, connessa a Internet 24 ore al giorno, sette giorni su sette.
Il messaggio desta sicuramente stupore, perché per la prima volta la politica fa leva sulla tecnologia delle telecomunicazioni per le sue promesse elettorali. Finora, infatti, l’argomento non era mai stato ritenuto di appeal per gli slogan preelettorali, sia perché mal percepito dagli stessi politici, sia perché avrebbe avuto un target non universale.
Oggi i tempi sono cambiati e la maggiore sensibilità nei confronti di una rete che aiuti chi deve lavorare, studiare o anche solo divertirsi, appare evidente da entrambe le parti. Lo slogan scelto, “A Torino si può!”, ricorda molto lo “Yes we can!” di Barack Obama che puntò tutto sul web, sia dal punto di vista della comunicazione, sia dal punto di vista delle infrastrutture.
«Toni sobri e costi contenuti, non più di 50 mila euro», assicura Fassino. Niente pubblicità costose, quindi, su mezzi pubblici e giornali, ma ancora un ampio uso della rete: uniche concessioni, una lettera che sarà recapitata a tutti i partecipanti alle precedenti primarie torinesi, un manifesto e un depliant su cui campeggia un sorridente Fassino insieme all?attuale sindaco, che ha dichiarato pubblicamente di sostenerlo.