Per gli adolescenti, Internet ha già battuto la tv. A registrare la vittoria dello schermo del pc su quello della tv è il rapporto 2010 della Società italiana di pediatria sugli adolescenti. I dati raccolti dagli studiosi, utilizzando un campione di 1.300 studenti compresi nella fascia d’età tra i 12 e i 14 anni, parlano chiaro: il 17,2 per cento passa più di tre ore al giorno sul web contro il 15,3 per cento che utilizza lo stesso tempo per stare davanti alla tv.
Quest’ultimo dato è sceso di quasi 7 punti percentuali rispetto all’anno passato. L’indagine, patrocinata dal Ministero della Gioventù, sarà presentata al convegno “La società degli adolescenti” il 2 dicembre a Salsomaggiore. La notizia del sorpasso è un anteprima dei contenuti dettagliati che i pediatri divulgheranno in occasione di questo evento.
Le altre informazioni già disponibili riguardano le principali destinazioni dei click dei giovani: si tratta, come è facile intuire, dei social network; Facebook su tutti. Oltre il 67 per cento ha un profilo registrato su quello che è oggi il sito più cliccato al mondo e che rispetta il trend positivo di penetrazione anche nella fascia d’età fra i 12 e i 14 anni. L’incremento è infatti del 35% rispetto allo scorso anno. Nel 2009 aveva un profilo “solo” il 50% e nel 2008 era una esigua minoranza.
Dal punto di vista della distribuzione per genere, l’utilizzo del social network da parte del campione femminile supera di poco quello maschile: 68,7 per cento contro il 65,8 per cento. A fare le spese di un’attenzione sempre maggiore per Facebook e simili è il mondo dei blog e degli spazi online, utilizzati talvolta come diari personali, altre volte come luoghi di condivisione di esperienze tra teenager. Oggi solo il 17 per cento degli intervistati mantiene in vita il proprio blog, percentuale che nel 2009 era enormemente più alta, pari al 41,2 per cento.
Altro dato importante è quello relativo alle ragioni che spingono i giovani all’utilizzo di Internet: come conseguenza dei risultati appena esposti, in vetta alla classifica non potevano che esserci i contatti sociali che battono di gran lunga i motivi di studio. In chiave con tali risultati è il dato sulla collocazione del pc all’interno delle case, sempre più vicini alle camere da letto dei ragazzi.