Nato nel 2003 come manifestazione itinerante, il Premio Nazionale per l?Innovazione è giunto all’ottava edizione e si è ormai affermato come evento più significativo nell’ambito dei progetti hi-tech da parte di enti pubblici e università.
L’evento di quest’anno è organizzato dall?Università degli Studi di Palermo e da PNICube, l?associazione degli incubatori e delle “business plan competition” accademiche italiane. Lo sponsor principale è Intesa Sanpaolo. L’appuntamento è fissato per il 3 dicembre nella capitale siciliana.
Tra le innovazioni candidate al titolo ci sono kit per valutare il rischio cardiovascolare dell?individuo, un inchiostro speciale che tende a smagnetizzarsi quando la temperatura oltrepassi certi limiti; un sistema di salvataggio capace di rilevare situazioni d?emergenza per mare e mandare automaticamente messaggi di soccorso; nuove molecole per la cura del dolore cronico; tessuti a “lavatrice zero? che si autopuliscono; indumenti per il monitoraggio del neonato; videogiochi che percepiscono le emozioni del giocatore; un filtro ottico in grado di aumentare l’energia prodotta dai comuni pannelli fotovoltaici; una soluzione integrata in grado di valutare e monitorare l’accumulo di ferro nel sangue; una pinza per più prelievi durante la gastroscopia.
Quest’anno, il settore più gettonato è indubbiamente la salute (32 per cento), ma c’è ampio spazio, come del resto era facile immaginare, per l?Information and Communication Technology con il 20 per cento dei progetti presentati. Il Sud Italia ha il primato di rappresentanza femminile: sono 21 in totale le donne contro le 19 partecipanti del Nord Italia e le 8 del Centro.
In palio ci sono 50mila euro per il primo classificato, 30mila per il secondo e 20mila per il terzo. Tutte le schede dei partecipanti sono pubblicate online su palermo.pni.it.