Domini .it, raddoppiati in 5 anni

di Lorenzo Gennari

22 Ottobre 2010 16:45

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Sono 2 milioni i siti italiani su Internet, raddoppiati negli ultimi 5 anni. Una cifra che porta i domini con il suffisso ".it" al quinto posto in Europa e al nono nel mondo

I domini .it sono arrivati a toccare quota 2 milioni e nella classifica dei paesi europei per numero di domini nazionali, quelli italiani sono in quinta posizione dopo Germania, Inghilterra, Olanda ed Unione europea (.eu). Nella classifica mondiale invece, il .it è preceduto – oltre che dai domini europei appena citati – dal .cn cinese, secondo in classifica, dal .ru russo, dal .ar argentino e dal .br brasiliano, rispettivamente sesto, settimo e ottavo.

I dati sono stati resi noti dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-Cnr), che gestisce il Registro .it, incaricato di assegnare i domini italiani. Nel nostro paese, la procedura per la registrazione si è adeguata solo da un anno a quella degli stati più evoluti in termini di burocrazia telematica. Registrare o trasferire un dominio .it, fino a poco tempo fa prevedeva l’utilizzo di anacronistici fax o peggio l’invio della cosiddetta LAR (lettera assunzione responsabilità) via posta ordinaria.

Dal 28 settembre del 2009 invece esiste il sistema sincrono, ovvero la possibilità di fare tutto in tempo reale e, soprattutto, direttamene online. Il primo dominio Internet italiano è stato proprio quello del Cnr e risale al 23 dicembre 1987.

La media mensile di registrazioni è a quota 32mila, delle quali oltre 27mila in tempo reale (solo il 18 per cento dei richiedenti utilizza ancora il vecchio metodo). Un andamento che ha permesso di raggiungere, già il 30 settembre 2010, con 324mila nuove registrazioni, il totale dell’intero 2009, pari a 339mila.

«A breve – annuncia Maurizio Martinelli, responsabile dell’Unità Sistemi e Sviluppo del Registro.it – saranno introdotte altre novità tecnologiche, tra le quali l’Internationalized domain name, che permetterà di registrare i propri domini mantenendo il nome esattamente uguale alla reale denominazione di persona, società o marchio e cioè saranno permesse lettere accentate e caratteri speciali.