Precisione, non invasività, immediatezza, riservatezza, semplicità e trasparenza sono i principali vantaggi emersi nel test dei primi prototipi messi a punto dal Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) per venire incontro alle difficoltà degli arbitri durante le decisioni difficili a bordo campo.
A promettere bene sull’efficacia dei sistemi è sia l’hardware che il software proposto dai tecnici dell’Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l?automazione di Bari (Issia-Cnr). «I prototipi – spiega il direttore Arcangelo Distante – sono provvisti di sensori di rilevamento ottico con una risoluzione spaziale da 0.5 a 2 megapixel e di risoluzione temporale da 25 a 200 immagini al secondo, dunque di gran lunga superiore a quella dell’occhio umano.
Inoltre – spiega ancora Distante – la tecnologia è assolutamente non invasiva per le strutture, per le persone presenti sul campo di gioco e a bordo campo e per gli spettatori. I sensori sono infatti posti in alto sulle tribune, senza interferire con la partita. In tempo reale, senza interruzione di gioco, i sistemi elaborano le sequenze di immagini e gli eventi di interesse vengono segnalati alla direzione arbitrale via radio».
La convenzione, per ora, prevede un upgrade dei prototipi sperimentali installati nello stadio Friuli di Udine, in particolare del gol fantasma. L’aggiornamento del software e dell’hardware finora utilizzato porterà la risoluzione temporale ad acquisire circa 500 immagini al secondo, (valore 2,5 volte superiore a quello attuale). «La tecnologia messa a punto e brevettata dall’Issia-Cnr – dichiara Luciano Maiani, presidente del Cnr – testimonia le capacità del Consiglio nazionale delle ricerche di produrre scienza e applicazioni tecnologiche per i settori più diversi e in grado di fornire efficaci strumenti in grado di rendere competitivo il Sistema Italia a livello internazionale».