Le protagoniste indiscusse dei Mondiali di calcio sudafricani, dati i pochi gol finora realizzati e la delusione per la partita d’esordio degli azzurri, non possono che essere le famigerate “vuvuzelas“, le trombette che, in quegli stadi, non mancano mai e il cui suono accompagna calciatori e spettatori per tutta la durata della partita.
Su Internet si sono moltiplicati i post che parlano di questo “strumento infernale”, mentre su Facebook sono nati gruppi a favore dell’ipotesi di non disputare mai più partite di calcio importanti in Sudafrica. Per molti, il ronzio è davvero insopportabile e qualcuno si è preoccupato per la salute delle proprie orecchie tanto da aver scelto di vedere le partite senza audio.
Tobias Herre, un appassionato tedesco di musica e informatica, è andato oltre e ha creato un sito con le istruzioni per eliminare il fastidiosissimo sottofondo. Si tratta di un software in grado di eliminare solo le particolari frequenze su cui viaggiano i suoni originati dalle vuvuzelas lasciando, al tempo stesso, il rumore dei tifosi e la telecronaca dei commentatori.
Herre, oltre ad aver creato un tutorial completo per realizzare il programma, ha messo online una demo del risultato che si può ottenere. Intanto, gli esperti hanno tranquillizzato chi paventava danni permanenti all’udito (per i giocatori) per un’esposizione prolungata. Ludovica Malaguti, dell’Istituto Superiore di Sanità, ha però sottolineato che l’effetto è paragonabile a quello che conosce bene chi, all’uscita da una discoteca, sente ancora il frastuono nelle orecchie, non certo auspicabile quando si ha invece bisogno di concentrazione in campo.
La Bbc, dopo le lamentele ricevute, sta valutando un modo per poter trasmettere una versione delle partite dei mondiali “senza vuvuzelas”. Eppure tali strumenti di plastica in Gran Bretagna stanno diventando molto popolari tanto che il supermercato Sainsbury ne ha già venduti 22.000 in 12 ore. Per il presidente della Fifa Sepp Blatter, le tradizioni musicali dei tifosi nel proprio Paese non possono essere vietate e, pertanto – fa sapere tramite il suo account twitter – non saranno bandite dagli stadi.