Dopo la pubblicazione sui quotidiani di ieri dell’invito a manifestare interesse per l’acquisto di tutti o parte dei complessi aziendali della società Vinyls Italia spa (ex Enichem, industria chimica di Porto Torres), attualmente in amministrazione straordinaria, gli operai dello stabilimento di Porto Torres hanno deciso di continuare la loro protesta.
«Da qui non ce ne andremo senza una soluzione», dicono i trenta operai della Vinyls, giunti al trentacinquesimo giorno di occupazione dell’ex carcere di massima sicurezza dell’isola Asinara.
Hanno fatto appelli in tv e sui giornali e, infine, hanno realizzato un blog con tanto di logo preso in prestito dal reality show “l’isola dei famosi” e ribattezzato “l’isola dei cassintegrati”.
Un sito nato dalla necessità di mantenere vivo l’interesse per le sorti degli stabilimenti della Vinyls di Porto Torres, Porto Marghera e Ravenna e dei suoi lavoratori. Contenuti e idee sono derivati dal gruppo omonimo nato su Facebook e giunto ad avere quasi 80mila aderenti.
Da quando, dal 24 febbraio scorso, i dipendenti in cassa integrazione della Vinyls si sono autoesiliati sull?isola dell?Asinara, alloggiando nelle celle dell’ex carcere, Michele Azzu, figlio di uno dei lavoratori e musicista in Inghilterra ha pensato di affidarsi ad Internet per cercare di far avere più risonanza possibile alla vicenda personale del padre e degli altri lavoratori.
Con l’aiuto di Marco Nurra, autore e redattore, di Sara Vellutini, redattrice e PR, Fabio Borraccetti, informatico e Manuel De Carli, vignettista ufficiale della protesta, è nato poi il blog della prima protesta operaia in diretta sul web.
La loro è una provocazione, «perché c?è l?Italia dei famosi e quella di chi sta perdendo il posto di lavoro – dicono – Noi rappresentiamo quest?ultima e ci fa un po? rabbia che per avere visibilità ci siamo dovuti inventare una parodia della televisione e affidare la nostra iniziativa a Facebook».
Nel frattempo il barlume di una speranza si è acceso oggi a Roma, dove è previsto un incontro tra il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ed i vertici dell’Eni sulla possibile acquisizione degli impianti italiani della Vinyls da parte degli arabi della Ramco.