Cavallo di battaglia del ministro Renato Brunetta, la trasparenza nella Pubblica Amministrazione non è purtroppo di casa negli uffici pubblici italiani.
Lo rileva il dossier, pubblicato sul sito internet dell’associazione Cittadinanzattiva, promosso dal dipartimento della Funzione Pubblica con il sostegno del Servizio Anticorruzione e Trasparenza.
Nel 74% dei casi la carenza di trasparenza ricade nell?ambito delle strutture, mentre per il restante 26% riguarda l?area dei servizi. Quest’ultimo dato si divide, a sua volta, tra la contestazione di multe poco chiare e l?invio di cartelle pazze del fisco.
Secondo il campione è nella fase di determinazione delle tariffe e di riscossione dei tributi che si annida la mancanza di trasparenza più detestabile: si va dalle opacità operative di diverse società di riscossione, all?Iva non dovuta sui rifiuti, ai costi spesso non giustificati per il servizio idrico.
Il lavoro rappresenta la prima iniziativa adottata nel nostro Paese per fare il punto sullo stato della trasparenza nella PA dal punto di vista degli utenti, in attuazione del protocollo su trasparenza, sussidiarietà e valutazione siglato nel 2009 tra Dipartimento della Funzione pubblica e Cittadinanzattiva.
Il Rapporto si fonda sulle segnalazioni dei cittadini in tema di scarsa trasparenza giunte nell?ultimo anno all?Associazione.