Italia degli innovatori, da Roma a Shanghai per l’Expo

di Lorenzo Gennari

10 Marzo 2010 16:00

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A 52 giorni dall'inizio dell'esposizione universale di Shanghai, l'Italia degli Innovatori è pronta per mostrare al mondo le proprie idee e la loro realizzazione

Il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta ha presentato oggi, a Palazzo Chigi, i risultati del concorso “Italia degli innovatori“, bandito dal suo Dipartimento.

Alla conferenza stampa era presente anche il Commissario generale per l?Expo di Shanghai 2010, Beniamino Quintieri. L?iniziativa ideata da Brunetta, infatti, culminerà proprio in occasione dell’esposizione universale nella città cinese.

Quest’anno, il tema dell?Expo è “Better city, better life” e per l’Italia sono state proposte 454 innovazioni, valutate da un comitato tecnico formato da esperti. Di queste, hanno superato il vaglio finale 265 invenzioni, per un totale di 233 soggetti proponenti, costituiti in gran parte da imprese o consorzi del Centro-Nord del Paese.

«Abbiamo avuto una risposta straordinaria ? ha spiegato Brunetta – e tutto questo non è costato praticamente nulla, perché abbiamo lanciato il bando online, abbiamo selezionato i progetti online, tutto è stato pubblicato sul nostro sito e i selezionati andranno a spese del padiglione Italia a Shanghai, per portare a conoscenza del mondo e per dare una mano ai piccoli-grandi innovatori italiani».

Il ministro ha poi tenuto a precisare che non si tratta di “idee pazze”: «Metà di queste sono già sul mercato o già brevettate. È roba seria fatta da persone serie, straordinarie, magari sconosciute, che ci dicono che l?Italia non è solo la Ferrari, la moda, la gastronomia, l?arte o la grande industria, ma è anche un?Italia di geni sparsi che fanno delle cose straordinarie, solo che noi non lo sappiamo».

«Un?esperienza che non si esaurirà con la mostra temporanea ospitata a luglio-agosto dal nostro padiglione ? ha concluso Brunetta – il mondo della ricerca, così come quello produttivo, in Italia è frammentato e molta innovazione viene dal basso. Dopo la mostra all?expo, continueremo a dare valore a queste realtà attraverso un sito, una web-tv e altri incontri».