La campagna elettorale è entrata nel vivo e, anche a causa della decisione del Consiglio di Amministrazione della Rai di oscurare i programmi di approfondimento politico sulla tv pubblica, il porta a porta e le strette di mano diventano il canale più utilizzato dai candidati per garantirsi voti alle elezioni.
C’è però il caso di chi i voti li insegue su Internet stando a 250 chilometri di distanza dalla propria città di origine, obbligata alla lontananza dalla regione per cui intende candidarsi al consiglio.
È Sandra Lonardo, ex presidente uscente e moglie dell’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella che, dallo scorso 21 ottobre, vive “in esilio” a Roma per effetto dell?inchiesta su appalti e assunzioni all?Arpac (oltre a lei furono coinvolti molti esponenti dell?Udeur).
Eppure, malgrado il divieto di dimora, Sandra Mastella ha scelto di candidarsi ugualmente sperimentando nuovi strumenti che fino a poco tempo fa le erano sconosciuti. Oltre al sito internet e al proprio canale su YouTube, la Lonardo si è affidata anche ai social network (Facebook).
«Farò ? ha sottolineato, facendo di necessità virtù ? una campagna mediatica e virtuale, sfruttando tutto ciò che Internet mette in campo a partire dalle videoconferenze».
Proprio Facebook sembra essere una miniera di voti virtuali per la candidata dell?Udeur: «Incontro tante persone che non conosco e ricevo ogni giorno richieste di amicizia e promesse di sostegno. Rispondo personalmente a tutti ? sottolinea ? e adesso ho convertito anche Clemente a Facebook. Ho la bellezza di 2.267 amicizie in attesa avendo già quasi raggiunto il limite delle 5.000 sul mio profilo».
La strana campagna elettorale del candidato fuori collegio andrà avanti fino a quando non sarà revocata la misura del divieto di dimora: «Per questo appena presentate le liste ? annuncia ? chiederò che mi sia garantita la par condicio rispetto agli altri candidati. Così come di poter esercitare il diritto di voto».
C’è da dire però che, in passato, Internet si rivelò per i coniugi Mastella un boomerang. I cloni satirici del blog dell’ex ministro erano diventati più popolari dell’originale e ora che il Guardasigilli del governo Prodi ha rimesso in piedi, rinnovato, il suo dominio personale in veste 2.0 con tanto di link al profilo su Facebook, si contano già nuove iniziative provocatorie sul web.