Youdem, la tv ufficiale del Partito Democratico che trasmette online e sul satellite, ha pensato di unire la politica a Sanremo. L’accostamento però non si è fermato al classico talk show del dopofestival, ma si è tradotto in un gioco online dove unire i singoli candidati alle prossime elezioni regionali ad un cantante con la sua canzone in gara.
«Svolta popolare o svolta trash?» Si sono chiesti in molti, tra elettori e militanti, ma secondo il segretario del PD, Pierluigi Bersani «è giusto che un partito di massa stia dove sta la gente».
Così Arisa è stata abbinata a Giovanna Melandri, Simone Cristicchi a Enrico Letta, Nino D’Angelo a Emma Bonino, i Sonohra a Dario Franceschini, Irene Grandi a Paola Concia, Valerio Scanu ad Anna Finocchiaro, Irene Fornaciari e i Nomadi a Mercedes Bresso, Fabrizio Moro a Piero Fassino, Enrico Ruggeri a Rosi Bindi e Marco Mengoni a Nichi Vendola.
Più sfortunata la sorte di Massimo D’Alema, accoppiato con la contestatissima e già esclusa canzone del trio composto da Pupo, il Principe Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici (che però sul sito di Youdem è l’unione più votata). Meglio per la Bonino con Nino D’Angelo e la Melandri con Arisa, mentre a Marini è toccato in sorte il decano di Sanremo Toto Cutugno.
Sia sul sito della webtv, sia sulla pagina Facebook collegata al dopo festival, non mancano le perplessità per la trovata del partito: nei blog qualcuno ha parlato addirittura di iniziativa disgustosa, altri invece hanno fatto notare che «i modi di occuparsi di politica di Youdem sono al pari del Bagaglino».
Alla votazione può partecipare chiunque, basta cliccare sul sito Internet partitodemocratico.it/dopofestival. Sulla home page del dopo festival di Youdem c’è tutto: Twitter, Facebook, possibilità di inviare commenti, numero per mandare sms, feed rss, digg, del.icio.us e altri sistemi per partecipare. Almeno da questo punto di vista non si può accusare, come sostiene Bersani, il partito e la sua webtv di snobbismo.