Bbc, Deutsche Welle e Voice of America, emittenti tv che utilizzano il satellite Hotbird per le loro trasmissioni, hanno accusato il governo di Teheran di aver causato volontariamente interferenze elettromagnetiche per impedire la ricezione del segnale televisivo alla popolazione locale.
La denuncia, partita dai siti internet delle rispettive emittenti, ha trovato quindi conferma nelle dichiarazioni del portavoce della Casa bianca Robert Gibbs, che ha parlato di blocco quasi totale delle informazioni e della capacità di comunicazione verso l?esterno del paese.
«Le interferenze sul flusso libero e aperto di trasmissioni sono una violazione degli accordi internazionali», hanno denunciato le emittenti in una dichiarazione congiunta. Anche il ministro degli esteri italiano Franco Frattini, si è detto preoccupato per le ripercussioni che tali azioni di censura possano avere sulla situazione interna dell’Iran.
«La repressione seguita alle manifestazioni per la celebrazione dell?anniversario della Rivoluzione, come nei timori della vigilia, è stata intensa, le immagini di un paese che uccide i propri figli sta devastando i rapporti con la comunità internazionale». Per Frattini «è tempo di sanzioni effettive e condivise che, per esempio, colpiscano le transazioni finanziarie internazionali e sanzioni personali per impedire a esponenti, come i guardiani della Rivoluzione, di muoversi fuori dal Paese».
«Dobbiamo tranquillizzare Israele e altri paesi dell?area – prosegue il ministro – in modo che non abbiano la tentazione di iniziative personali nei confronti dell?Iran. I rapporti sono tesi con tutta la comunità internazionale: personalmente ho deciso di non mandare l?ambasciatore alla cerimonia in occasione del 31 anniversario della Rivoluzione e sono contento che altri Paesi abbiano fatto altrettanto».