Vende documenti storici della PA su Internet, denunciato

di Lorenzo Gennari

29 Gennaio 2010 11:45

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Un pensionato di Trapani aveva messo in vendita su Internet diversi reperti storici appartenenti a biblioteche, tribunali e amministrazioni locali. La sua attività è stata interrotta dai Carabinieri

I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale della Sicilia e i militari dell’Arma di Trapani hanno sequestrato 1461 documenti antichi nell’abitazione di un pensionato.

L’uomo aveva messo in vendita sul web alcuni reperti, che erano solo “la punta dell’iceberg” se paragonati alla quantità enorme di documenti storici conservati in casa dal pensionato e successivamente scoperta dai Carabinieri.

Si trattava soprattutto di comunicazioni con la Pubblica Amministrazione Locale, con date che andavano dal 1500 al 1900: corrispondenza di natura amministrativa, contabile e giudiziaria proveniente in buona parte da tribunali e indirizzata ai vari uffici della PA.

Tra gli argomenti trattati l’istruzione, i lavori pubblici, la viabilità, la pirateria, la navigazione e la sicurezza dei porti, la guardia nazionale, il demanio, la sanità, l’anagrafe e lo stato civile, milizia e annona militare, finanze, dazio e tasse e ordini militari afferenti la riorganizzazione dei territori dopo il 1860.

Ad incastrare il pensionato e ad insospettire i carabinieri è stata una lettera autografa del musicista compositore Gioacchino Rossini, messa in vendita su un sito internet con tanto di foto, nella quale si notava il timbro della biblioteca comunale di Palermo.

I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale della Sicilia, che monitoravano il sito di compravendita, insieme ai militari dell’Arma di Trapani, hanno quindi perquisito la casa del pensionato trovando altri 1460 documenti.

Al termine dell’inchiesta giudiziaria è stata disposta la restituzione dei beni ai vari enti e la condanna dell’imputato. I dettagli del sequestro saranno illustrati entro oggi, nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Trapani.