Ancora una volta Internet si rivela uno strumento più utile di quanto non si possa immaginare. A pensare di usare la rete come sistema per rintracciare i parenti dispersi è stato il Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Lo scopo del “family links website“, un sito web completamente dedicato alla causa, è infatti quello di accelerare il processo di ripresa di contatto tra membri di una stessa famiglia separati dalla tragedia del terremoto.
A partire dall’indirizzo www.familylinks.icrc.org, si può accedere ad una sezione, con notizie sia in lingua inglese che in francese, dove è possibile consultare una lista, in ordine alfabetico, di persone scampate al terremoto.
Inoltre, è possibile fare una segnalazione (anch’essa poi inserita in un elenco) per avere notizie dei proprio parenti, qualora il loro nome non figurasse nella lista precedente.
Internet sembra essere l’unico mezzo di comunicazione che, nonostante le difficoltà, funziona. I social network sono stati tra i primi a diffondere la notizia del terremoto.
Il Los Angeles Times ha appena creato una lista di account Twitter tenuti da persone presenti ad Haiti. Carel Pedre, noto conduttore radiotelevisivo haitiano, per molte ore è stata l’unica voce del Paese a poter testimoniare la tragedia: è stato infatti lui a raccontare ai media internazionali quanto stava accadendo ad Haiti con una webcam.
La Farnesina, tramite l?unità di crisi, al lavoro ininterrottamente da ieri, ha attivato tutti i suoi canali per contattare i connazionali che risultano dispersi.
Dall’Italia, stanno arrivando ovviamente non solo aiuti “virtuali”. A Port-au-Prince è infatti atterrato il primo aereo inviato dal nostro paese in soccorso della popolazione. A bordo del Falcon, un advanced team di tecnici della Protezione civile, Croce rossa, Farnesina e Forze armate, con il compito di coordinare le attività di preparazione e allestimento di un ospedale da campo. A breve arriverà anche un aereo con altro personale medico.