Con una protesta sul tetto trasmessa via internet e un surreale video che mostra un gruppo di scienziati mascherati che vengono abbattuti a fucilate, i ricercatori italiani che lavorano per il principale istituto di ricerca ambientale del paese stanno protestando contro i tagli ai posti di lavoro recentemente annunciati dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
La protesta è così finita sul sito di Science, la più autorevole rivista scientifica al mondo. L’articolo a corredo del video, incorporato da YouTube, è titolato: “Don’t shoot research, Italian Environmental Scientists Protest”. Nel pezzo, a firma Laura Margottini, l’autrice parla della situazione dei lavoratori precari dell’Ispra, evidenziando i rilevanti compiti svolti attualmente dai lavoratori a rischio (gestione dei rifiuti anche nucleari, inquinamento dell’aria, ecosistemi marini) e l’indifferenza pressoché totale mostrata finora, nei loro confronti, dalle istituzioni e in particolare dal ministero dell’Ambiente italiano.
In realtà l’Ispra ha già licenziato quest’anno duecento persone e altre duecentocinquanta potrebbero vedere il mancato rinnovo dei loro contratti temporanei nel 2010. Più di un terzo degli oltre mille scienziati che lavorano all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale italiano sono a rischio, dicono i manifestanti.
Nonostante ieri pomeriggio, si sia svolto, presso la sede centrale dell’Ispra, l’incontro con il vice capo di gabinetto Nicotra, i precari hanno deciso di restare sul tetto ad oltranza, periodo festivo compreso. Il sindacato di base dei lavoratori della ricerca (Usi Rdb rocerca) ha ritenuto pertanto necessario che lo stesso ministro Prestigiacomo scenda in campo direttamente e con urgenza.