Pompei è il primo sito archeologico del mondo visibile utilizzando Street View, la particolare modalità di navigazione delle mappe satellitari di Google.
Un risultato frutto di un accordo tra la società americana e la direzione generale per la valorizzazione del patrimonio del ministero dei Beni culturali, guidato da Mario Resca.
Portando il famoso “omino giallo” sullo spazio solo apparentemente vuoto degli scavi è possibile percorrere comodamente da casa le strade tra i resti della città romana che venne inghiottita dalla lava e dalle ceneri a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 24 agosto 79 d.C.
«L?accordo con Google – ha dichiarato Marcello Fiori, neo commissario straordinario per gli scavi di Pompei – rientra a pieno titolo nel piano messo a punto per il rilancio e la valorizzazione degli scavi, che prevede anche l?apertura dei siti ad eventi teatrali e musicali, la messa in sicurezza dei reperti e la lotta alla situazione di illegalità».
Dall’altra parte, per il motore di ricerca americano si tratta di un’occasione imperdibile e di una nuova sfida. «Il patrimonio artistico e culturale italiano è tra più importanti e apprezzati al mondo, una risorsa che oggi può raggiungere e arricchire miliardi di persone attraverso Internet – ha sottolineato Carlo d?Asaro Biondo, vice presidente di Seemea (South and East Europe, Middle East and Africa) Google – Siamo felici che il Mibac abbia deciso di sostenerci in questo progetto e condivida il valore di Internet come strumento di sviluppo del nostro Paese».