L?accreditamento delle aziende impegnate nel trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) è stato realizzato nei giorni scorsi in accordo con le principali associazioni di categoria del settore (AssoRaee, Assofermet, Ancoraee, Apiraee, Cna, Assoqualit e UnoRAEE) e servirà a garantire standard operativi omogenei ed elevati livelli di sicurezza, qualità e rispetto dell?ambiente nei processi di trattamento e riciclo.
I principali problemi derivanti dall’accumulo di questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze considerate tossiche per l’ambiente e la non biodegradabilità di molti dei loro componenti. La crescente diffusione di apparecchi elettronici, alla quale ultimamente contribuisce lo switch off per il passaggio al digitale terrestre, determina inoltre un sempre maggiore rischio di abbandono nell’ambiente, con un conseguente inquinamento del suolo, dell’aria, dell’acqua e una grave ripercussione sulla salute umana.
In totale sono circa 80 gli impianti che hanno già ottenuto l?accreditamento per un totale di 138 processi produttivi che permettono il trattamento di tutte le tipologie di RAEE suddivise in 5 raggruppamenti.
L?elenco completo delle aziende accreditate è pubblicato sul sito del Centro di Coordinamento RAEE e saranno le uniche a poter trattare i rifiuti gestiti dai Sistemi Collettivi che fanno parte del Sistema RAEE.
La buona notizia è che, in termini di capacità produttiva, gli impianti accreditati sono già oggi in grado di trattare tutti i RAEE prodotti in Italia (circa 182 milioni di kg stimati per il 2009) e di far fronte all?incremento previsto nei prossimi anni.
Ogni azienda ha dovuto dimostrare di essere in linea con una check-list di ben 206 quesiti riguardanti tutte le fasi del trattamento. Un’indagine svolta in collaborazione con 9 tra i principali enti certificatori attivi in Italia (DNV, Dasa Rägister, IMQ, RINA, SGS, TÜV, Certiquality, Bureau Veritas e CSI Italia).