Il “kamikaze” della caserma di via Perrucchetti, Mohamed Game, rimasto vivo dopo l?attentato del 12 ottobre scorso, aveva schedato nel suo computer tutti i membri del governo. Nell’hard disk del pc sono state trovate anche decine di video sulla fabbricazione di bombe ed esplosivi ad alto potenziale distruttivo.
Files segretissimi inviati dalle organizzazioni terroristiche mondiali e frutto di anni di ricerche attraverso sopralluoghi, esperimenti e pedinamenti? Niente di tutto questo, bensì informazioni prelevate da fonti aperte di Internet che chiunque potrebbe collezionare sul proprio pc.
Si tratta di piantine scaricate da Google Map, vedute aeree con video presi da YouTube per individuare abitazioni, luoghi frequentati, sedi di partito. I rappresentanti di governo schedati vanno da Silvio Berlusconi al ministro degli Interni Roberto Maroni, dal ministro della Difesa Ignazio la Russa a quello della Semplificazione, Roberto Calderoli, sul quale Game aveva in particolare cercato notizie persino sugli spostamenti della scorta e sulla sua casa che si trova a Mozzo (Bergamo).
Ci sono poi veri e propri “tutorial” sulla fabbricazione di bombe ed esplosivi di diverso tipo, sulle quali i tre islamici si erano addestrati nell?appartamento rifugio di via Gulli. Dall?analisi di questo materiale, gli investigatori si sono potuti fare l?idea di quanto Game e i suoi complici fossero diventati pericolosi e soprattutto di come, semplicemente attraverso Internet chiunque, se sufficientemente indottrinato, possa trasformarsi in feroce terrorista.
Non a caso il detonatore con il quale Game ha fatto esplodere cinque chili di nitrato di ammonio, perdendo gli occhi e una mano, nell’attentato del 12ottobre, è lo stesso utilizzato per le stragi di Casablanca e Londra, confezionato con acetone, acqua ossigenata e polvere di alluminio e soprannominato l?esplosivo di Al Qaeda.