Gli archivi storici dell’industria made in Italy saranno presto online, con un portale completamente dedicato alla storia e alla cultura d’impresa. Le stime della Direzione generale per gli archivi (Dga) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno fissato, come periodo per l’inaugurazione, la fine del 2009.
Il progetto, presentato ieri a Roma nella sede dell’Archivio Centrale dello Stato, ha visto già aderire aziende come Amarelli, Ansaldo, Barilla, Borsalino, Capucci, Dalmine, Ducati, Enel, Eni, Feltrinelli, Ferrè, Fiat, iGuzzini, Martini & Rossi, Mondadori, Olivetti, Olschki, Peroni, Piaggio, Pirelli, Same-Deutz e Zegna, che vedranno valorizzato, attraverso il sito dei Beni Culturali, il patrimonio testuale, fotografico e audiovisivo presente nei propri archivi.
Gli uffici tecnici del ministero provederanno poi ad arricchire le pagine del portale con percorsi tematici specifici, interviste e filmati, biografie di imprenditori ed esponenti del mondo del lavoro. L’arco cronologico preso in considerazione va dal 1861 fino alla data simbolica del 2011, anno in cui cade il 150esimo anniversario della nascita dello Stato unitario.
«Il progetto – afferma Luciano Scala, direttore generale per gli Archivi – valorizza ruolo e identità delle aziende italiane che hanno lasciato un segno nella storia del nostro paese: 150 anni di vita di realtà grandi e piccole, di sviluppo tecnologico, intelligenza collettiva, lavoro e creatività che sono confluiti nella crescita generale del tessuto economico, sociale e civile».
Il portale si colloca all’interno del più ampio Sistema Archivistico Nazionale (SAN), in fase avanzata di progettazione e affidato al Gruppo Engineering che lo sta realizzando in ambiente open source su tecnologia Java. Per realizzare tale obiettivo, la Dga ha stipulato una convenzione con il Politecnico di Torino, che metterà a disposizione il suo know how nel campo delle più moderne tecnologie.