Il 29 maggio a Milano, alle 9 e 30, presso la sede FAST di Piazzale Rodolfo Morandi 2, nel corso del convegno “Professionalità e certificazioni informatiche nella prospettiva della riorganizzazione degli istituti tecnici”, verranno presentate le linee guida di AICA (Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) per la collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nella diffusione della formazione informatica nella scuola italiana.
La nuova riorganizzazione dell’istruzione tecnica-professionale prevede infatti, dall’anno scolastico 2010/2011, in tutti gli 11 indirizzi di studio, l’obbligatoriertà dell’Informatica come materia di studio. Allo scopo di attuare le disposizioni di legge, Aica fornirà il supporto scientifico-organizzativo per l’insegnamento e contribuirà alla copertura del 100 per cento degli istituti tecnici italiani.
Attualmente sono soltanto il 40 per cento del totale delle scuole superiori tecniche ad offrire in curriculum l’insegnamento dell’informatica. A riforma attuata, tale sistema italiano potrebbe essere preso come esempio nel resto del mondo, dove su un campione di 500 scuole, solo nella metà dei casi si offre una qualche forma di insegnamento informatico e per lo più in modo facoltativo.
«La questione dell’insegnamento dell’informatica nelle scuole è da lungo tempo al centro della nostra attenzione – ha commentato Giulio Occhini, Direttore di AICA – Come ente garante per l?Italia delle certificazioni informatiche europee, fra cui l?ECDL, abbiamo un contatto quotidiano con il mondo dell?istruzione, che in moltissimi casi ha adottato il nostro modello per fornire agli studenti la formazione ICT di base; accogliamo con soddisfazione il completamento di questo percorso di riordino che, riconoscendo il valore della formazione informatica, assume a nostro avviso una valenza fondamentale: dà piena attuazione alle direttive sull?obbligo di istruzione che inseriscono le competenze digitali fra le competenze chiave di cittadinanza».
In questo modo la scuola tecnica, la più vicina al mercato del lavoro e alle sue esigenze, si avvia a diventare una vera “scuola dell’innovazione” che forma individui in grado di rispondere alle esigenze del mondo professionale.