Il Programma FAS nelle Marche

di Stefano Pierini

15 Luglio 2009 09:00

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Accrescere la competivitià del sistema economico, rilanciare il turismo e i beni culturali grazie all'ICT, qualificare i servizi socio-sanitari. Quetsi alcuni obiettivi del Programma FAS nelle Marche

Obiettivo 5

Riguarda iniziative collegate al turismo che, nelle Marche per l’85% proviene dal territorio nazionale, cercando di allargare l’offerta verso segmenti di mercato (città d’arte, turismo religioso, parchi, ecc..), integrata da ottimi percorsi enogastronomici. La Regione, per sviluppare le sue azioni di marketing, realizzerà prodotti per il turismo digitale e piattaforme per la fruizione integrata del patrimonio culturale e ambientale. Altra iniziativa è quella del “Museo diffuso” dove sarà possibile trovare prodotti informatici relativi alla didattica e accoglienza museale.

Obiettivo 6

In questo ambito la tematica è fortemente sociale ed educativa e lo sviluppo di azioni è stato rapido (ad esempio la telemedicina, i social forum, le chat, l’e-democracy di alcuni siti comunali). Con questa tipologia di intervento, la Regione intende proseguire iniziative già avviate con il precedente APQ quali il progetto “Giovani: Ri-cercatori di senso“. A tal fine potranno essere finanziate azioni promosse dai Centri di aggregazione Giovanile (CAG) che valorizzino le attività artistiche e culturali. Nel campo dei servizi per la popolazione in età avanzata si individueranno le azioni sinergiche ricadenti all’attivazione e al funzionamento dell’Agenzia Nazionale per le Problematiche dell’Invecchiamento, operante presso l’INRCA di Ancona (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico). In tale campo l’ICT potrà contribuire per la gestione, monitoraggio e l’analisi dei flussi informativi, nonché allo sviluppo di telecomunicazioni per la creazione di reti tra medici e cittadini.

La governance

Le disposizioni fanno riferimento al QSN. Lo schema di gestione sarà identico a quello previsto dai POR del FESR e del FSE, onde garantire modalità di confronto e valutazioni omogenee. Sono quindi previste strutture di gestione, controllo, un organo di certificazione e un Comitato di Sorveglianza. Tutte le attività programmatorie derivanti da fondi nazionali e comunitari sono comunque oggetto di valutazione da parte del Comitato di Coordinamento della Politica Regionale Unitaria, istituito presso la Segreteria Generale della Regione.