Il Programma attuativo
I fondi strutturali della nuova programmazione 2007-13 hanno un avvio molto lento, dovuto al necessario adattamento dei bandi alle varie misure che le Regioni hanno concertato con le forze sociali e con le associazioni datoriali. Sono già state illustrate precedentemente le potenzialità nella Regione Marche dei 3 principali fondi strutturali (FESR, FEASR, FSE) per sviluppare innovazioni e sperimentazioni della telematica onde combattere il “Digital divide”, per dare un’opportunità ai servizi della PA (più efficienza, meno burocrazia) ed aumentare la competitività delle Pmi. Pur facendo parte della programmazione integrata del Quadro Strategico Nazionale (QSN), il FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate) non ha mai avuto un’attenzione mediatica comparabile agli altri fondi.
Nelle Marche la precedente programmazione 2000-2006 ha riservato circa 128 milioni di euro al FAS mentre nella nuova ne sono presenti circa 240. La delibera CIPE n. 166/07, di attuazione del QSN, ha introdotto un’importante novità per il FAS, in quanto anche in esso le azioni finanziabili diventano qualificabili come “spese connesse allo sviluppo”, allargandone le possibilità rispetto alla precedente programmazione. Il programma attuativo è stato approvato, con le integrazioni apportate dopo le valutazioni inerenti l’impatto ambientale e quelle effettuate dal Ministero per lo Sviluppo Economico, con delibera della Giunta Regionale (n. 252) del 23/02/2009. Nel mese di marzo il CIPE ha dato l’ok definitivo, apportando un taglio del 6% rispetto alla dotazione finanziaria originale e le Marche sono state fra le prime Regioni ad avere avuto l’assenso operativo. Peraltro nell’accordo viene menzionata anche la possibilità di un recupero di finanziamento attraverso il monitoraggio dell’efficienza di spesa del FAS a livello nazionale.
La strategia del FAS
La Regione con un proprio documento unitario di Programmazione Regionale 2007-13 (DUP) approvato nel luglio 2008, ha individuato 6 indirizzi strategici del FAS. La valutazione della qualità e delle quantità degli interventi è correlata alla presenza di obiettivi specifici, in stretta sinergia con quelli del QSN. Questi a loro volta, sono costituiti da linee di intervento. L’unità operativa, misurabile nel tempo e con indicatori preordinati è lo specifico intervento. A livello gestionale le attività verranno organizzate con Accordi di Programma Quadro (APQ) o con azioni dirette. In una logica di governante multilivello, la Regione ha effettuato accordi con le 4 province marchigiane (entro quest’anno sarà attiva la quinta, quella di Fermo e pertanto alla Provincia di Ascoli Piceno, in cui ancora sono inseriti i comuni che fra pochi mesi apparterranno al fermano, sono state assegnate quasi il doppio delle risorse rispetto alle altre) che avranno in dotazione circa 75 milioni di euro mentre i restanti 165 saranno a disposizione della Regione.