La Fondazione Ugo Bordoni ha organizzato oggi a Roma il seminario “Internet del futuro: evoluzione della piattaforma tecnologica” nella Sala delle Statue del Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi. Al centro dell?incontro la tecnologia che ha permesso fino ad oggi di collegare in rete i computer del mondo e realizzare Internet.
Tale tecnologia, in realtà, ha già prodotto la sua evoluzione e non aspetta altro che la migrazione al nuovo protocollo. Il passaggio si è reso necessario principalmente per superare il problema dello “spazio di indirizzamento” consentito dalla versione 4 del protocollo Ip, ormai prossimo al limite teorico dei 4 miliardi di terminali indirizzabili.
Dopo 25 anni di onorato servizio, l’IPv4 sembra avere i giorni contati. Soluzioni tecniche come il NAT o come il DDNS hanno contribuito ad allontanare significativamente il giorno dello switch off, ma ora si è giunti davvero alla fase finale.
La gestione della migrazione purtroppo non sarà facile e nonostante già oggi i computer desktop, i laptop e i router di nuova generazione siano in grado di gestire entrambi i protocolli, ci saranno diverse problematiche in più da dover prendere in considerazione.
A parlarne sono stati Roberto Gaetano, membro del Consiglio Direttivo dell’ICANN e Nigel Titley, presidente del Consiglio Direttivo del RIPE NCC, organismo europeo preposto alla gestione dei domini europei di primo livello.
Dopo una presentazione delle attività della Fondazione nel campo dei futuri protocolli di comunicazione su Internet i lavori sono proseguiti con una tavola rotonda, in cui vari operatori nazionali di telecomunicazioni e società di primaria importanza nel campo della fornitura di connettività e applicazioni Internet, hanno discusso opzioni, vincoli, opportunità e prospettive concrete della transizione dall’attuale al futuro protocollo.
A chiusura del seminario è poi intervenuto Nicola D’Angelo, commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom).