Settimana corta, Casoli: merito di Facebook

di Lorenzo Gennari

23 Dicembre 2008 16:30

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La settimana corta finanziata con le risorse della cassa integrazione per evitare tagli del personale sta ricevendo sempre più sostegno dalle diverse parti sociali. Il senatore Casoli svela la genesi dell'idea

La proposta del senatore Francesco Casoli (Pdl) della riduzione della settimana lavorativa sta raccogliendo consensi da tutte le parti del mondo del lavoro. L’idea ricalca quella lanciata dal leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che vorrebbe la riduzione della settimana lavorativa con l’intervento di sostegno al reddito, sul modello di quanto accade in Germania (dove però le risorse aggiuntive sono statali, mentre in Italia arriverebbero dal fondo Inps autofinanziato da lavoratori e imprese).

«Sono un imprenditore e conosco il momento difficile che stanno attraversando le aziende. Facebook mi ha offerto un’opportunità in più, quella di entrare in contatto quotidiano con tanta gente, lavoratori in difficoltà ma anche esponenti della società civile, le cui testimonianze e i cui pareri mi hanno aiutato a capire i problemi e a verificare proposte per possibili soluzioni». Lo ha dichiarato lo stesso Casoli, vice presidente dei senatori del Pdl, svelando un particolare della proposta anti-crisi di cui è promotore insieme all’onorevole Mazzuca.

Una volta tanto la soluzione elaborata dal governo mette d’accordo anche i sindacati (che tuttavia ci tengono al coinvolgano anche dei lavoratori atipici, prime vittime degli effetti della crisi). In realtà il fondo che finanzia le prestazioni temporanee presso l’Inps oggi è in attivo, ma con il progressivo aumento delle richieste si teme che nel 2009 i soldi possano finire.

Intanto il governo, che con il decreto anti-crisi ha stanziato per il 2009 complessivamente 1 miliardo e 26 milioni per il sostegno al reddito dei lavoratori sospesi o licenziati, sta cercando di ampliare la dote degli ammortizzatori sociali. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, da parte sua, sta trattando con Bruxelles per ottenere il via libera all’utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo (Fse) ? che finora è servito alle Regioni per finanziare processi formativi ? come strumento di sostegno al reddito.

Il popolo di Facebook, non appena il ministero del Lavoro formalizzerà la proposta di Casoli, potrà per la prima volta toccare con mano l’utilità dei suoi numerosissimi gruppi frutto degli stati d’animo, delle frustrazioni, dei sogni e delle paure di tutti gli utenti.