Approvato in Senato il Ddl Brunetta

di Giulia Gatti

18 Dicembre 2008 15:15

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Con 147 voti favorevoli, 9 contrari e 109 astensioni il Senato ha approvato la proposta di delega al Governo sull'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico. Ora il testo passa alla Camera

Oggi si è dato il via libera al ddl con 147 voti favorevoli, 9 contrari e 109 astensioni. Il sì è venuto da Pdl e Lega, no da Udc, astenuti Pd ed Idv. Nella mattinata di ieri sono stati approvati i primi quattro articoli del ddl 847, conosciuto come ddl Brunetta, sull’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico. Nel pomeriggio di ieri sono stati poi approvati gli altri cinque articoli.

Alcuni articoli introducono importanti novità e riformano regole vigenti nella Pubblica Amministrazione.
L’articolo 1, tra le altre cose, regola la convergenza con il lavoro privato delle regole del lavoro pubblico, con particolare riferimento al sistema delle relazioni sindacali e della valorizzazione del merito.

L’articolo 5 riforma le direttive riguardanti i dirigenti, e in particolare prevede la mancata corresponsione del trattamento economico accessorio nel caso in cui un dirigente non abbia seguito la produttività reale delle risorse umane che deve gestire, così come l’efficienza della struttura cui è a capo.

Inoltre, per accedere al ruolo di dirigente di prima fascia sarà necessario superare un concorso e contemporaneamente verranno ridotti gli incarichi dati a dirigenti che non sono assegnati a un determinato ruolo. Importante è anche la riduzione di incarichi a persone che risultano estranee alla Pubblica Amministrazione.

L’articolo 6 è invece incentrato sui procedimenti disciplinari e prevede l’ottimizzazione dei tempi in tutti i casi in cui ve ne sia la necessità e la velocizzazione dei meccanismi che sono alla base dei controlli medici durante il periodo di assenza per malattia del dipendente. A differenza di quanto è all’attivo oggi, sono previsti dati precisi che definiscano le infrazioni più gravi, per intenderci quelle che portano al licenziamento del dipendente, per non avere più casi di confusione in quest’ambito. E saranno predisposti strumenti di valorizzazione del merito e di incentivazione della produttività. Inoltre, il ddl prevede l’arrivo della class action nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, ha commentato così l’approvazione del ddl: «Una Pubblica Amministrazione finalmente al servizio dei cittadini. Più trasparenza, più produttività, merito e premialità. Accogliamo con vero spirito riformatore la grande innovazione contenuta nel ddl Brunetta».