“Reti amiche”: 7mila i punti già attrezzati

di Giulia Gatti

5 Novembre 2008 17:00

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Il ministro per la PA e l'Innovazione Renato Brunetta ha parlato delle "Reti amiche" composte da uffici postali e tabaccai per snellire le pratiche per il cittadino, sottolineando che esistono già 7mila i punti di contatto attrezzati

Il Progetto Reti amiche, presentato dal ministro per la PA e l’Innovazione Renato Brunetta nel mese di luglio, sta dando i risultati sperati. Come ha sottolineato lo stesso ministro, «sono già 7mila i punti di contatto attrezzati nell’ambito del Progetto Reti Amiche fra uffici postali e tabaccai. Il numero arriverà a quota 40mila nel 2009 e puntiamo a raggiungere i 100mila punti di contatto nel 2010».

Una stima che rende il progetto Reti Amiche una vera e propria risorsa per l’ottimizzazione e la semplificazione delle procedure che coinvolgono ogni cittadino.

In particolare, presso questi punti attrezzati sono già operativi i seguenti servizi: rinnovo e richiesta del passaporto, pagamento e riscatto della laurea, pagamento contributi per colf e bandanti e rilascio permessi di soggiorno, grazie all’interazione e alla condivisione dei dati con il Ministero dell’Interno e l’Inps.

Inoltre, a partire dal 2009 saranno offerti altri servizi, come i visti per il passaporto, la prenotazione e il pagamento dei ticket sanitari e la consegna dei referti medici.

Il ministro Brunetta ha parlato con soddisfazione di questo progetto: «Con il progetto Reti amiche puntiamo a migliorare l’efficienza della Pubblica amministrazione, il contatto fra Pa e cittadini e i servizi offerti alla collettività e a ridurre gli oneri per le amministrazioni nelle transazioni fra pubblico e privato. Il tutto a costo zero per lo Stato».

Il costo zero si concretizza poiché, spiega il ministro, «Per fornire i servizi ai cittadini siamo partiti dalle reti di soggetti già esistenti come tabaccai e Poste italiane, per creare efficienza ma soprattutto amicizia con il cittadino. E stiamo lavorando con Unicredit, Coldiretti e Carabinieri».

Ma il ministro ha in mente di allargare ulteriormente la rete amica: «Spero – ha concluso Brunetta – che anche le Ferrovie possano partecipare al progetto e ad ogni modo la rete è aperta e ben vengano nuove candidature».