Il ministro Renato Brunetta, in un incontro con la stampa italiana al termine di una visita a Madrid, individua senza dubbi il principale punto di forza dell’economia spagnola, ovvero una pubblica amministrazione più efficiente.
Un esempio? La firma elettronica, in Spagna introdotta da diverso tempo ema in Italia ancora acerba. La risposta globale dovrebbe essere il progetto di digitalizzazione della PA. Quando? « entro 18-24 mesi massimo» secondo Brunetta.
Il dibattito si inserisce nell’ambito della discussione sul presunto sorpasso della Spagna nel reddito pro-capite rispetto all’Italia, discussione che ha generato, come ricorderete, polemiche e scambi di dati economici a sostegno di una tesi o dell’altra.
Ha detto il ministro: «La Spagna mi sembra in vantaggio su di noi proprio perché ha una pubblica amministrazione più efficiente. Grazie alla sua PA La Spagna ha usato molto meglio i fondi Ue», al punto che, secondo Brunetta, l’amministrazione di Madrid «è stata il catalizzatore dello sviluppo» e non è invece diventata un «freno dello sviluppo» come in Italia.
Durante un precedente forum italo-spagnolo Brunetta ha comunque affermato che anche Madrid può migliorare nella gestione della PA, tanto che la collega Elena Salgado, ministro spagnolo dell’Amministrazione Pubblica nel 2006 e dal 2008, gli ha proposto di intraprendere un progetto comune aperto ad altri paesi Ue per per cercare un sistema univoco di misurazione della produttività della PA.
A tal proposito Renato Brunetta ha esposto alcune soluzioni possibili, come la necesssità di misurare il gradimento e la soddisfazione dei consumatori e l’apertura alla concorrenza di settori tradizionalmente pubblici. In particolare, Brunetta pensa alla rete di tabaccai, poste e questure che potrebbe offrire servizi a costo quasi zero.