Si chiama «Sistema di trasparenza finanziaria» (FTS) ed è un sito web, con integrato un motore di ricerca che consente a tutti gli utenti di conoscere in detaglio i destinatari dei fondi europei gestiti direttamente dalla Commissione Ue e dalle sue Agenzie esecutive.
Il sito, attivo da pochi giorni, si basa su dati contabili ed è in offrire di offrire una panoramica completa sulle situazioni finanziarie pregresse. Il database contiene circa 28mila voci sui programmi della Commissione in diversi ambiti, come ad esempio Ricerca, Istruzione e Cultura ed Energia e Trasporti, nonché alcuni aspetti delle politiche di aiuti a paesi terzi.
Grazie a questo nuovo motore di ricerca ogni utente potrà confrontare i dati relativi ai beneficiari dei fondi, in modo da poter seguire anche le politiche economiche e sociali che sono correlate ai progetti finanziati.
Il sito fa parte di uno dei progetti basilari portati avanti nell’ambito della più vasta Iniziativa europea per la trasparenza (ETI) lanciata nel 2005, che si prefigge diversi obiettivi tra cui incrementare la quantità e la qualità di informazioni disponibili sui beneficiari dei fondi Ue.
A tal proposito, il Commissario Europeo Dalia Grybauskaite, responsabile per Programmazione finanziaria e bilancio, ha affermato: «sono molto poche le amministrazioni che rendono pubblici i loro registri come stiamo facendo noi. Forniremo un accesso completo, comparabile e semplice alla documentazione finanziaria relative a prestiti, contratti e altre forme di supporto della Ue. Credo sia anche un grosso contributo all’attuale dibattito sull’ottimizzazione del bilancio comunitario».
Sull’esempio di FTS, è auspicabile che tutti gli Stati della Ue approntino un proprio sito web con le informazioni relative ai beneficiari dei fondi, come ad esempio – sempre secondo il Commissario Grybauskaite – del Fondo europeo per lo sviluppo rurale, con tutte le informazioni sui pagamenti effettuati dal 1 gennaio al 15 ottobre 2007. Inoltre, dovrebbero investire anche sulla realizzazione di siti simili che dal 30 aprile del prossimo anno riguarderanno anche le altre sovvenzioni agricole.