Un nuovo welfare nel libro verde del Ministero del Lavoro

di Marina Mancini

1 Agosto 2008 10:00

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Il Governo avvia un dibattito pubblico sul futuro del sistema del welfare in Italia e lo fa con la pubblicazione di un libro verde

"La vita buona nella società attiva" è così che si intitola il libro
verde sul futuro del modello sociale. A produrlo il

Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali
, guidato dal ministro
Maurizio Sacconi
che per avviare un dibattito pubblico sul futuro del
welfare
nel nostro Paese si avvarrà dell’uso di internet.

Il libro verde, pubblicato sul sito del

Governo
e su quello del

Ministero
, è interamente consultabile online. Sarà possibile inviare
commenti e considerazioni fino al 25 ottobre 2008, attraverso la casella di
posta elettronica
libroverde@lavoro.gov.it

Scopo dell’operazione proporre un modello capace di concorrere alla
costruzione della coesione sociale, obiettivo della nostra società, come
individuato dall’Unione Europea con la cosiddetta "Strategia di
Lisbona
".

Occorre ricostruire un welfare in cui si riproponga la centralità della
persona
e della sua salute, si legge nel documento, e per far ciò è
necessario ridurre la povertà, l’emarginazione e il disagio sociale,
incrementando produttività del lavoro, tassi di occupazione e crescita
complessiva dell’economia.

Il libro verde è un libro aperto e vuole sollecitare gli Italiani ad una
riflessione su aspetti specifici che conducono ad una nuova visione sulla nostra
società e delle regole su cui si fonda. Seguirà il libro bianco, che è il modo
con cui si indica il progetto compiuto.

Per individuare un modello di governance che garantisca la
sostenibilità finanziaria; la formulazioni di linee guida, con programmi
specifici sulla natalità, la famiglia, la formazione legata all’occupazione e
alla prevenzione per la salute nasce l’idea del dialogo attraverso questa
iniziativa.

«Ci siamo ispirati all’economia sociale di mercato», ha detto il ministro
Sacconi durante la conferenza del Consiglio dei Ministri del 25 luglio – «la dimensione sociale è
aspetto determinante della nostra politica economica, perché la politica sociale
non è più una politica distributiva della ricchezza è anche una politica che
concorre a produrre la ricchezza».