L’Ict chiede uno scatto d’innovazione e un colpo d’acceleratore per favorire la crescita e la competitività del paese.
A sollecitare una maggiore attenzione e un impegno più deciso per l’Ict nella Pubblica Amministrazione sono stati Caterina Cittadino, direttore generale del Cnipa (centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) e Alberto Tripi, membro designato della nuova Giunta di Confindustria e Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.
«Serve un forte colpo d’acceleratore nell’utilizzo delle tecnologie dell?informazione e comunicazione (Ict) dato il loro ruolo fondamentale per la crescita e la competitività del Paese – ha spiegato Cittadino – In tale direzione anche la Pubblica Amministrazione ha già posto in essere i presupposti (strumenti e norme) necessari per contribuire al conseguimento di questo obiettivo».
«L’e-Government non ha ancora conseguito risultati corrispondenti ai massicci investimenti profusi e al consistente sforzo organizzativo». Per superare tale situazione negativa, il direttore generale del CNIPA ha posto come essenziale la condizione che «la PA si dia come obiettivo prioritario quello di fare sistema e di agire come sistema».
Più nello specifico è andato Alberto Tripi, che ha chiesto alla Pubblica Amministrazione di abbattere il numero spropositato di stazioni appaltanti (oltre 20 mila) e ridurre il ritardo dei pagamenti (oltre 230 giorni).
Intervenendo al Convegno conclusivo di Forum PA, che si è svolto ieri a Roma, Tripi ha insistito molto sull’innovazione. «L’innovazione è il pilastro intorno al quale la politica del Governo dovrà ancorarsi per raccogliere le sfide di una competitività internazionale sempre più serrata che non può essere risolta con nuove barriere protezionistiche», ha affermato.
«È giunto il momento ? ha continuato Tripi ? di pensare in grande, in concreto e insieme, per avviare grandi progetti di sistema nella Pubblica Amministrazione, nei trasporti, nella sanità, nel turismo e nei servizi ai cittadini».
«Chiediamo al Governo di interrompere il circolo vizioso che vede la Pubblica Amministrazione centrale e locale sottrarre quote di mercato alla libera impresa ed emarginare le forze vitali del Paese.
Le tecnologie possono cambiare il volto della Pubblica Amministrazione, semplificare le procedure, introdurre modelli nel management pubblico, in modo da garantire efficienza, trasparenza e accessibilità. Confindustria ? ha concluso Tripi ? non chiede ricette miracolose ed è pronta a dare il suo contributo per crescere e per competere».